Metro 2, Pd contro M5S: “Perde tempo apposta”. La replica: “Ci crediamo e facciamo il più in fretta possibile”

condividi

Clima teso al Comune di Torino sulla linea 2 della Metropolitana tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. “Il progetto della Metro non è una priorità della Giunta Appendino”, sostiene il gruppo consiliare del Pd nell’incontro tenuto la mattina di venerdì 26 gennaio a Palazzo di Città, a cui sono intervenuti i capigruppo Domenico Carretta e Chiara Foglietta, l’ex assessore Claudio Lubatti, il consigliere regionale Nadia Conticelli e gli onorevoli Stefano Esposito e Paola Bragantini.

L’ATTACCO PD

Dure critiche del principale gruppo di opposizione verso l’assessore ai Trasporti Maria Lapietra, a cui sono state chieste le dimissioni. Il motivo sta nel ritardo dell’autorizzazione all’avvio delle attività di progettazione preliminare, scattata il 22 gennaio, rispetto alla firma del contratto stipulato il 20 dicembre scorso con la società appaltatrice Systra-Sotecni e inviato al Ministero dei Trasporti. A norma di legge, le attività progettuali dovranno essere ultimate entro 324 giorni, cioè il termine massimo fissato dal contratto è il 12 dicembre 2018. Una volta terminato, il progetto dovrà essere validato da un soggetto esterno selezionato tramite una gara d’appalto da lanciare in tempo utile per accedere a parte dei 3,5 miliardi di euro stanziati dal Ministero nel nuovo fondo investimenti previsto dalla legge di bilancio 2018, grazie al quale saranno aperti altri due bandi per le città metropolitane.
Altrimenti sarà troppo tardi secondo il Partito Democratico: “Il M5S dimostra ancora di essere il partito del non fare e del no alle opere infrastrutturali strategiche per il territorio. Appendino e Lapietra vogliono perdere i finanziamenti e accontentare la frangia più estrema del Movimento che intende boicottare le grandi opere come la metro” è il coro unanime Dem.
Carlotta Salerno, presidente della Circoscrizione 6, porta avanti la causa della Metro 2 e l’implementazione dei primi due lotti (Rebaudengo- San Giovanni Bosco e San Giovanni Bosco- Manifattura Tabacchi) da Barriera di Milano, contenuta nella petizione degli abitanti del quartiere: “La metro è il volano, l’elemento principale di trasformazione di Barriera, di Torino e del territorio”.
Il rischio serio, anzi la certezza, lamenta in particolare il senatore Stefano Esposito è che si perda la possibilità di accedere alle somme del Mit: “Se dovessero essere bravi e arrivassero a fare la validazione in tempi rapidi, ci troveremmo a maggio 2019. I cittadini devono sapere che per la M2 non ce la faranno a prendere i finanziamenti”.

LA REPLICA M5S

Pronta la risposta di Maria Lapietra agli attacchi del Pd. In una nota, l’assessore specifica: “Lo scorso 22 gennaio è stato approvato il piano di qualità della progettazione preliminare della Linea 2 della metropolitana, un progetto strategico in cui la Città di Torino crede fortemente. Questo è il primo passo dopo la firma del contratto avvenuta lo scorso 20 dicembre. Il raggruppamento Systra parallelamente sta lavorando sulla raccolta di tutti i dati che serviranno per l’analisi della domanda. La raccolta dei dati sarà estesa anche ai Comuni della cintura tanto che lo scorso 23 gennaio, Systra ha partecipato all’assemblea del bacino metropolitano dell’agenzia della mobilità. In quella sede è stato chiesto ai sindaci e assessori presenti di comunicare la domanda di mobilità presente nel proprio comune e le prospettive di sviluppo urbanistiche. Il progetto preliminare completo dovrà essere consegnato entro il 12 dicembre 2018. La prima settimana di febbraio verrà presentato il metodo di lavoro per implementare il modello di domanda di mobilità della Città sulla base di dati acquisiti dall’assessorato all’innovazione con un metodo molto innovativo che sarà utilizzato per la prima volta per un progetto di una infrastruttura così importante per le città”.
Le fa eco il sindaco Chiara Appendino: “Ribadisco la massima fiducia nell’assessora Lapietra e negli uffici che stanno svolgendo un ottimo lavoro con l’unico interesse di dare alla Città di Torino la linea 2 della metropolitana. Stiamo facendo il più in fretta possibile, ma questo non significa che non si debbano fare i passaggi necessari”.

ARMANDO TORRO