Metro 2, tre fermate in meno per via del rincaro dei materiali. A Barriera di Milano la stazione Corelli verrà spostata di 100 metri verso Est e sarà accorpata con la stazione Cimarosa, per dar vita a “Corelli-Tabacchi”. Ma soprattutto saranno appaltate le fermate Politecnico e Pastrengo. Il commissario straordinario della seconda linea, Bernardino Chiaia, ha inviato la proposta di rimodulazione dell’intervento per “garantirne la realizzazione per lotti funzionali” al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Una pratica per dare continuità al cronoprogramma dei lavori e alla copertura dei costi, aumentati del 36%.
Le stazioni previste dal primo lotto funzionale proposto, che andrà da Rebaudengo a Porta Nuova, saranno 10. L’idea è poi quella di proseguire fino al Politecnico grazie a nuovi fondi. Nella nota di InfraTo, viene ribadita la centralità “nel progetto delle tre fermate ubicate lungo il Trincerone ferroviario (via Gottardo/via Sempione) nella zona nord della città, da cui partiranno i lavori, e la possibilità futura di realizzare lo sfiocco verso San Mauro”.
L’investimento complessivo dell’opera ammonta a un miliardo e 828 milioni di euro. Le prime gare verranno bandite entro l’estate del 2024, mentre l’avvio della realizzazione è previsto entro la fine del 2025. Soddisfatto il sindaco Stefano Lo Russo della mossa del commissario straordinario della linea 2, il quale auspica che “ulteriori risorse possano essere rapidamente recuperate già a partire dalla prossima legge finanziaria” per coprire del tutto il prolungamento verso Sud.
Come riporta Chiaia, “il notevole caro materiali ha imposto una revisione del PFTE necessario per non bloccare l’avvio dell’opera e accumulare ritardi. La rimodulazione proposta consente di raggiungere comunque l’intersezione con la Linea 1 in corrispondenza di Porta Nuova e preservare lo sfiocco a nord verso San Mauro e Pescarito. È stato svolto un importante lavoro tecnico che consente di salvaguardare le esigenze di tutto il quadrante Nord Ovest della città, tenendo conto dei finanziamenti erogati e dell’esigenza di poter rendere comunque funzionale l’intero lotto Rebaudengo-Porta Nuova rispettando il cronoprogramma già fissato”.