I meme sono una cosa seria e entrano all’università. Il remix di “Io sono Giorgia” risuona nelle aule del Campus Einaudi di Torino in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico del corso di Laurea in Comunicazione pubblica e politica, avvenuta martedì 3 dicembre. Ospiti speciali della mattinata Gianpietro Mazzoleni e Roberta Bracciale, professori e autori del volume “La politica pop online. I meme e le nuove sfide della comunicazione politica”. Al centro del dibattito le nuove prospettive della comunicazione politica e il ruolo dei meme, le vignette o i video ironici che si diffondono e si trasformano sui social media.
“Occuparsi di meme oggi è una frontiera della comunicazione politica”, ha detto Roberta Bracciale, “il meme racconta un processo di riappropriazione dell’agenda pubblica da parte degli utenti. L’uso del registro umoristico permette interpretazioni ideologiche eterogenee, che spesso sono latenti”. Ci sono infatti diversi tipi di meme, da quelli con finalità puramente di intrattenimento, a quelli che utilizzando immagini ironiche nascondono un posizionamento ideologico non sempre manifesto che si diffonde insieme al meme stesso.
Partendo dal caso di “Io sono Giorgia”, il remix diventato virale di un discorso di Giorgia Meloni, i professori hanno analizzato le particolarità che caratterizzano la nascita e il successo di un meme. Cosa resta e che effetto produce quando la canzone smette di suonare.
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