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Mauro Donato, in carcere in Serbia per 20 giorni, è libero e sta tornando in Italia

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Mauro Donato, il fotoreporter torinese fermato in Serbia mentre lavorava a un progetto riguardante la rotta balcanica seguita dai migranti, è libero. La notizia è stata confermata da Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana (Fnsi), che raggiunto telefonicamente da Futura News ha espresso soddisfazione per il rilascio dell’uomo: il suo fermo “non stava né in cielo né in terra”, ha commentato ricordando che la Serbia si trova al 77esimo posto nella classifica della libertà di stampa. “Oggi c’è stata un’ulteriore udienza durante la quale è stata ascoltata anche la cooperante italiana Gloria Gemma. È andata bene”. Donato rientrerà in Italia nelle prossime ore e domani alle 11 prenderà parte alla conferenza stampa organizzata da Fnsi nella sede di Roma.

Mauro Donato era stato fermato lo scorso 16 marzo e trattenuto nel carcere di Sremska Mitrovica. Il fotoreporter torinese era stato fermato con l’accusa di rapina ai danni di alcuni profughi afgani. Inizialmente l’uomo era stato riconosciuto dalle vittime della rapina grazie alla fotografia del suo documento d’identità in possesso delle autorità locali al momento del passaggio alla frontiera, un’immagine vecchia di 8 anni. Le stesse persone che inizialmente avevano indicato Donato come responsabile dell’accaduto avevano poi cambiato versione, scagionando il reporter da ogni accusa. Il torinese era però rimasto in carcere, non senza polemiche: la procuratrice che si stava occupando del caso era andata in ferie e il procedimento era così slittato in avanti nei giorni.

MARCO GRITTI

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