La scuola è finita e il giorno della maturità è arrivato. Quest’anno ad affrontare l’esame più temuto sono i ragazzi nati nel 2000, i primi a sperimentare la nuova maturità, cambiata dalla riforma “Buona Scuola” del governo Renzi nel 2017.
La prima prova quest’anno ha avuto come protagonisti Giuseppe Ungaretti e Leonardo Sciascia per la traccia a tema letterario. Per la seconda tipologia invece gli spunti sono stati: un saggio di Tomaso Montanari, tratto da “Istruzioni per l’uso del futuro”; un estratto da “L’illusione della conoscenza” di Steven Sloman e Philip Fernbach; e una riflessione sull’eredità del Novecento, partendo dall’introduzione di Corrado Stajano alla raccolta di saggi La cultura italiana del Novecento. Per la traccia di attualità le possibilità tra cui scegliere erano due: i valori dell’antimafia, con un testo di Carlo Alberto Dalla Chiesa, e il rapporto tra storia e sport partendo da un articolo su Gino Bartali.
Ecco le tracce che hanno scelto gli studenti torinesi.
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Non è la prima prova però la più temuta dagli studenti: i maturandi torinesi hanno più preoccupazione per la seconda e molti dubbi sul nuovo esame orale. Ecco le aspettative dei maturandi prima di entrare in classe.
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