Un’intera mattinata per celebrare l’impegno a favore della pace del fondatore del Sermig Ernesto Olivero. In platea anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questa mattina, 10 dicembre, Mattarella e Olivero si sono abbracciati durante le celebrazioni per i 55 anni dell’istituzione fondata nel 1966. Olivero e un gruppo di ragazzi del Servizio missionario giovani hanno trasformato, col tempo, una ex fabbrica di armi a Borgo Dora, Torino, in un centro di volontariato per aiutare i più bisognosi e malati. Un luogo di accoglienza e di pace.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=JnuI8qv1Ldk]
L’effetto Sermig
I relatori lo hanno chiamato “effetto Sermig”, un effetto moltiplicatore e contagioso che in 55 anni di attività ha raggiunto 27 milioni di ore di volontariato donato. Tremila anni di gratuità. Questo il bilancio del Sermig in tutto il mondo.
Ernesto Olivero ha ringraziato, commosso, la moglie e i 1050 volontari che oggi operano al Sermig. Milioni di persone coinvolte in tutti questi decenni di centocinquantacinque nazioni.
“Noi non guardiamo mai l’appartenenza delle persone che aiutiamo, ma il cuore di quelle persone. Quando abbiamo dato vita al Sermig eravamo un gruppo di ragazzini e non sapevamo che stavamo entrando nel sogno di Dio. Quando siamo arrivati in questo arsenale avevamo un appuntamento con la follia. Con l’imprevisto. Il nostro motto era: amare l’altro come vorresti essere amato tu. Quanti imprevisti ci hanno allargato il cuore e la mente!”. Queste le parole di Olivero, che ha poi rivolto un appello a Mattarella affinché l’Europa continui a seguire la via della pace.
“Avete trasformato un luogo di guerra in un luogo di pace. Qui si lavora per la pace. E la pace non è raggiunta una volta per tutte. Non è soltanto assenza di guerre. Va costantemente aggiornata e difesa – è l’esortazione di Mattarella – I cambiamenti che il mondo sta attraversando creano disorientamento e paure che generano chiusure e contrapposizioni. Le paure sono contagiose. Ma anche la pace e la bontà lo sono. Quello che si svolge qui è il vero contributo alla pace, che spinge le varie istituzioni e quelle economiche. Grazie a coloro che operano qui al Sermig. Ma soprattutto un grande grazie a Ernesto”.