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Matt racconta suo padre J.D. Salinger: “Un onore avere un genitore come lui”

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Essere figli di un genitore di successo ha degli svantaggi? Matt Salinger, figlio dell’autore del celeberrimo Giovane Holden, ha la risposta pronta: “Mi dà fastidio quando sento qualcuno lamentarsi per questo: per me, avere un padre speciale è stato un onore”.

Nel centenario della nascita di J.D. Salinger, Matt, una carriera da attore, racconta al Salone del libro di Torino com’era il suo rapporto con il padre: “E’ sempre stato molto sensibile e presente, sapeva capire subito come mi sentissi. Avrebbe preferito per me un percorso professionale più sicuro, ma rispettava ciò che pensavo. Era sempre incoraggiante, il mio fan più entusiasta, anche quando riteneva pessimi i film in cui recitavo”.

Pochi mesi fa, in un’intervista a The Guardian, Matt ha rotto il silenzio sull’opera di suo padre, dichiarando come non abbia mai smesso di scrivere dopo il 1965, anno della sua ultima apparizione con un racconto uscito sul New Yorker. “Scrivere era la sua vita. Si svegliava sempre molto presto, lavorava per ore poi tornava a letto e riprendeva nel pomeriggio. La pubblicazione, secondo lui, comportava troppe distrazioni nel processo artistico. Rimandava sempre quel momento, ma amava i suoi lettori, aveva per loro un senso di protezione”.

Da qualche tempo Matt ha dato il via ai lavori per pubblicare gli inediti di J.D. Salinger, ma su questo argomento sorride e resta misterioso, glissando sulle domande riguardanti i tempi di uscita e i criteri di archiviazione di suo padre: “Ha organizzato i suoi materiali in modo interessante – si limita a dire sorridendo – Non uscirà nulla da qui a tre anni, ma entro i prossimi dieci sì. Sarà un lavoro molto attento”.

LUCA PARENA

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