Esiste un flusso di contenuti che scorre sui social media e che può diventare fonte per il lavoro giornalistico. Ma ci sono strumenti che servono per orientarsi nel mainstream e diventano una bussola per la produzione dei contenuti prodotti dagli utenti, trasformando in notizia un tweet, una foto da Instagram o un video pubblicato su Facebook.
SAM è uno di questi, usato nelle redazioni del Financial Times, Wall Street Journal, Associated Press, Reuters, France Press, New York Times e Toronto Star. E da oggi, anche gli studenti di giornalismo del Master “Giorgio Bocca” avranno a disposizione il tool per la ricerca, la verifica e la pubblicazione dei contenuti social per arricchire Futura News.
Un’occasione importante per lavorare sui tre fronti che coinvolgono gli user generated contents nel rapporto con il giornalismo.
C’è un tema di ricerca e SAM ci aiuterà a trovare tutti i contenuti legati a un evento o un luogo con precisione e tempestività soprattutto in caso di breaking news.
Ma da qui parte il secondo processo: quello più importante. C’è un’esigenza crescente di autenticità, una richiesta di rigore nella verifica che diventa l’unico antidoto alla diffusione delle fake news e alla riscoperta di una nuova credibilità di testate e giornalisti.
E infine c’è l’aspetto collaborativo che cambia il paradigma e cancella l’immagine stantia del cronista solitario davanti alla sua macchina da scrivere e proietta il giornalista contemporaneo nella rete di competenze, talenti e contatti.