Cinque appuntamenti in Italia per promuovere una missione sul Pianeta Rosso economicamente sostenibile e realizzabile con le attuali tecnologie.
Mars University Tour fa la sua prima tappa a Torino, poi Milano, Bologna, Roma e Napoli. Ospite d’onore al Politecnico, Robert Zubrin, Presidente Internazionale di Mars Society. Lo scienziato statunitense ha fondato l’associazione non profit nel 1998 con lo scopo di promuovere a livello politico l’esplorazione del Pianeta Rosso, sollecitando la comunità scientifica internazionale per una possibile futura missione su Marte.
Mars Planet, ovvero la sezione italiana della Mars Society, promuove dal 6 al 10 maggio il Mars University Tour, parte del programma di divulgazione delle opportunità di sviluppo tecnologico e industriale emergenti dalle attività di ricerca propedeutiche all’esplorazione umana di Marte. Tra gli ospiti della conferenza, il Presidente della sezione nazionale dell’organizzazione internazionale, Antonio Del Mastro.
Nell’Aula Magna “Giovanni Agnelli”, Robert Zubrin ha illustrato la proposta “Mars Direct“: realizzare spedizioni umane su Marte è possibile utilizzando la tecnologia esistente o a breve termine. “Non abbiamo bisogno di queste tecnologie per andare su Marte” afferma Zubrin indicando la sua prima slide, che mostra l’immagine di un satellite molto elaborato. Nel corso del suo discorso, interamente in lingua inglese, parla ad un pubblico giovane e interessato: sono gli studenti del Master Seeds – Space Exploration and Development Systems – che si concentra sull’esplorazione umana e robotica dello spazio e sulle relative missioni e tecnologie. Il corso è organizzato in collaborazione con l’Institut Supérieur de l’Aéronautique et l’Espace – ISAE – di Tolosa e con l’Università di Leicester: ecco spiegata la presenza di Gerard Brachet, ingegnere aeronautico e Professore a Tolosa. Accanto a lui, Maria Antonietta Perino, ingegnere nucleare che lavora in Thales Alenia Space a Torino come Program Manager dei principali programmi nazionali ed europei legati all’esplorazione come ExoMars, finalizzata alla ricerca di tracce di vita su Marte. “Quando ho iniziato a studiare Marte molti anni fa, io ho studiato i suoi lavori” dice a proposito di Zubrin.
Quali sono le caratteristiche ottimali per una possibile missione futura su Marte? Zubrin lo spiega elencando le tecnologie per ciascuna delle manovre primarie delle missioni, le dimensioni dell’equipaggio, le traiettorie, il carico utile, i piani di riserva. Descrive, per mezzo di dati, grafici e dipinti, le caratteristiche ottimali di una possibile missione su Marte. Il progetto Mars Direct parla di un veicolo equivalente a Saturno V – o Razzo Lunare -, il mezzo usato dalla Nasa nei progetti Apollo e Skylab.
La conclusione del discorso di Zubrin è che i piani di Mars Direct offrono una valida opzione per missioni marziane pilotate che utilizzano una tecnologia a breve termine in grado di portare una presenza umana sul Pianeta Rosso. Questa missione potrebbe essere lanciata all’inizio del XXI secolo.
Alla fine dell’intervento di Zubrin, la sala è esplosa in un grande applauso: sono molti i giovani studenti interessati all’esplorazione di Marte, e questo lo dimostra. Ed è solo il primo incontro: l’ultima tappa del tour, che toccherà Roma il 10 maggio, si svolgerà nella sede dell’Agenzia Spaziale Italiana.