Il tavolo di confronto tra le delegazioni studentesche, la Questura e la Prefettura di Torino sulla manifestazione di domani, venerdì 4 febbraio, è stato un “incontro informale”. Lo ha dichiarato l’assessora comunale con delega alla sicurezza Giovanna Pentenero al termine del confronto, che si è svolto oggi, 3 febbraio 2022, presso la Prefettura di Torino. Insieme con lei erano presenti il prefetto Raffaele Ruberto, il questore Vincenzo Ciarambino, e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Fabrizio Manca. Il no dei giovani del Ksa (Kollettivo Studenti Autorganizzati), di Last – Laboratorio Studentesco e del Fronte della Gioventù Comunista era già stato annunciato e il rischio che il tavolo andasse deserto era alto. Alla fine, si sono presentati solo tre studenti: una studentessa del Liceo Gioberti, occupato parzialmente da martedì ma non convocato ufficialmente per l’incontro – “Non eravamo a conoscenza di rappresentanze studentesche presenti nell’istituto”, dice Pentenero – e due rappresentanti della Consulta provinciale degli studenti torinesi. Per di più, come sostengono loro stessi, in contrasto con la scelta della presidenza di non partecipare all’incontro. “Pensiamo che un tavolo possa comunque portare dei buoni frutti e anche solo per senso civico abbiamo deciso di presentarci”, dicono. “Non abbiamo presenziato alla manifestazione di venerdì scorso e non ci saremo domani per motivi personali e legati alla situazione sanitaria generale”, aggiungono. “Inoltre, crediamo che ci siano state indicazioni poco rigorose sull’andamento delle mobilitazioni: i soliti infiltrati, con idee non in linea con l’orientamento della manifestazione, hanno dato un risultato fallimentare”.
Il questore Vincenzo Ciarambino, al termine dell’incontro spiega: “Per quanto riguarda la manifestazione di domani sono ancora in corso interlocuzioni con il firmatario del preavviso che è venuto in questura, ha preso atto della disciplina delle pubbliche amministrazioni e dei divieti ancora vigenti”. “Stiamo pensando a due presidi fissi, uno alla partenza del corteo e uno all’arrivo. Poi sul posto toccherà alle forze dell’ordine disciplinare la situazione”, aggiunge. La manifestazione di venerdì 4 febbraio sarà “una passeggiata consapevole”, così l’ha definita Pentenero appena uscita dalla Prefettura, che partirà alle 10 da piazza XVIII dicembre, per arrivare intorno alle 13 al Campus Luigi Einaudi.
Ma dal Gioberti, Alessandro Finetto, rappresentante d’istituto e coordinatore del collettivo Last, commenta: “A noi non è arrivata nessuna convocazione ufficiale per questo incontro ed è un problema che chi sta occupando una scuola, sta organizzando iniziative ed è anche stato picchiato dalla polizia, non venga convocato ufficialmente”.
Dopo i fatti di venerdì scorso in piazza Arbarello, le cariche della polizia contro gli studenti che manifestavano per solidarietà a Lorenzo Parelli, morto a 18 anni nel suo ultimo giorno di stage, con conseguenti proteste in molte città italiane, ieri si è svolto un “tavolo sulla sicurezza” presieduto dal sindaco Stefano Lo Russo. Obiettivo: “Riannodare i fili del dialogo con la componente studentesca”. Oggi doveva essere il primo passo.