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Mal’Aria in Piemonte: meglio, ma non basta

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L’associazione ambientalista Legambiente ha pubblicato giovedì 5 febbraio il report Mal’Aria 2025 (ne abbiamo parlato qui). Il report si concentra sulle città definite fuorilegge, quelle che nel 2024 hanno superato i limiti di legge per il PM10, le particelle inquinanti presenti nell’aria che respiriamo (35 giorni all’anno con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo).

Se diverse città, come Frosinone e Milano, hanno mantenuto lo stesso posto nella classifica per due anni di fila, senza quindi presentare miglioramenti evidenti, la situazione si complica per le province piemontesi. Nella regione Alessandria, che negli scorsi anni vedeva una situazione negativa, non ha registrato superamenti alla soglia limite, fermandosi a 32 sforamenti del limite di 50ug/m³ nel 2024. Servono ancora sforzi importanti, invece, per le altre città, che risultano fuorilegge. Nonostante Torino abbia migliorato la sua posizione nella classifica, passando dal secondo all’undicesimo posto, quattro delle cinque centraline prese in esame da Legambiente hanno registrato valori fuorilegge. Si tratta di Grassi (36) Lingotto (55), Rebaudengo (55) e Rubino (41).

Secondo Legambiente, i miglioramenti non sarebbero dovuti a provvedimenti strutturali, che l’associazione chiede da tempo, ma alle eccezionali condizioni meteo registrate. Ad aiutare sarebbero state le piogge record dell’inverno 2023/2024 e quelle della primavera, con 30 giornate di pioggia significativa registrate a metà maggio (il doppio rispetto a una primavera “normale”).

La speranza di cambiamento è sui limiti normativi che entreranno in vigore dal 2030 che, a parte Biella, Cuneo e Verbania renderebbero fuorilegge tutti gli altri capoluoghi. “Il calo delle emissioni è ancora troppo lento, per questo riteniamo sia necessaria un’accelerazione decisiva attraverso politiche coraggiose e ambiziose. È evidente come la strada da fare sia ancora molta, a tutela della qualità dell’aria piemontese e della salute pubblica”, dichiara Alice De Marco, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.

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