E se ci fossero due tipi di giornalismo nel futuro, nei prossimi dieci, quindici anni? Voglio dire un giornalismo con la G maiuscola e un con la g minuscola. Che non vuol dire per forza che il primo sia meglio del secondo. Sarebbero semplicemente diversi. Il giornalismo con la G maiuscola sarebbe quello delle inchieste, il nobile cane da guardia che è sempre (o quasi sempre) stata la professione. Watergate e Spotlight, per intenderci. Sarebbe poi il giornalismo della cronaca e delle analisi tecniche per capirci qualcosa di come gira il mondo. Il giornalismo con la g minuscola sarebbe invece il giornalismo dei programmi di infotainment, delle serie tv true-crime, dei podcast e della gamification. Un giornalismo narrativo, davvero multimediale e di massa. Meno rigoroso forse, ma coinvolgente, divertente, appassionante. Un giornalismo che in effetti già esiste, che aspetta solo di essere riconosciuto come tale.