Scuole chiuse, lezioni saltate, maestre in sciopero. Questa mattina, 8 gennaio, molti studenti delle scuole primarie italiane hanno trovato le porte chiuse al rientro dalle vacanze. A scioperare migliaia di insegnanti che protestano dopo la sentenza del 20 dicembre 2017.
Di cosa si tratta
La sentenza è del Consiglio di Stato, a sezioni unite, ed è stata depositata a pochi giorni dalle vacanze natalizie. A differenza delle precedenti sul tema, ben sette in parte contrastanti tra loro, respinge l’inserimento dei diplomati nelle graduatorie a esaurimento, riportandole a quelle d’istituto: non si può entrare in ruolo e per chi lo è già i problemi si moltiplicano. “Il possesso del solo diploma magistrale, sebbene conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002, non costituisce titolo sufficiente per l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento del personale” recita la sentenza, che dovrebbe essere applicata dal Ministero dell’Istruzione. Dal 2001 per l’accesso all’insegnamento è necessaria la laurea, ma ora le cose si complicano anche per chi è stato assunto recentemente con un diploma magistrale conseguito prima dell’entrata in vigore della norma.
Le maestre
La battaglia è tra le circa diciannovemila maestre storicamente inserite nella graduatoria a esaurimento contro il triplo di diplomati magistrali. Le due categorie sono in lizza per entrare in ruolo ma la controversia legale deciderebbe chi entra e chi no. I conti sono difficili: i diplomi magistrali consegnati negli ultimi anni si possono calcolare ma è difficile misurare chi, avendo conseguito il titolo molto tempo prima e avendo intrapreso altre strade professionali, avrebbe deciso di iscriversi alle graduatorie. La sentenza è però determinante per le oltre 5000 maestre che hanno firmato il ricorso che ha portato alle diverse sentenze.
Torino e provincia
In provincia di Torino le maestre coinvolte sono 800-1000, secondo le stime più verosimili, la maggior parte delle quali sono state assunte recentemente, nell’arco dell’ultimo anno. Alla scuola Ludovico Antonio Muratori di via Ricasoli 30 e alla Guido Gozzano di corso Toscana 88 oggi le porte restano chiuse. In altri casi si è deciso per chiusure “a singhiozzo”, solo per alcune classi o alcune fasce di orario. I presidi lamentano in molti casi che la tardiva comunicazione dello sciopero, a ridosso delle vacanze natalizie, non ha permesso un’organizzazione migliore. Il 27 dicembre centinaia di maestre erano già scese in piazza per protestare bloccando il traffico in città, mentre oggi sono radunate in un sit-in dalle 9 alle 13.