“Abbiamo puntato sul giallo, sull’ottimismo, sulla ripartenza: questo è il messaggio che vogliamo dare alla città”. Oggi, 9 giugno, al cinema Massimo – la multisala del Museo nazionale del cinema di Torino – si è svolta la conferenza stampa di presentazione della trentaseiesima edizione del Lovers film festival, in programma dal 17 al 20 giugno. La storica rassegna cinematografica a tema Lgbtqi – la più più longeva d’Europa, terza a livello mondiale – sarà diretta per il secondo anno consecutivo da Vladimir Luxuria, attivista ed ex politica.
Tre sezioni competitive: All the lovers, premio riservato ai lungometraggi, 7 in concorso; Real lovers, per i documentari, 5 quelli selezionati; Future lovers, dedicato ai cortometraggi, 17 in gara. Le giurie saranno formate da studenti del Dams e della scuola Holden: “Puntiamo molto sui giovani – ha spiegato Luxuria – da sempre i più interessati al Lovers”. A strizzare l’occhio ai più giovani, anche una partnership con TikTok: “Abbiamo lanciato un hashtag, #ilmiofilmarcobaleno, abbiamo chiesto ai ragazzi di raccontare in pochi secondi qual è il loro film arcobaleno. Tre di questi saranno selezionati e visionati alla serata di apertura e alla fine verrà proclamato un vincitore. Prevedo già una versione queer di ‘Via col vento'”.
Tanti gli ospiti previsti – forse troppi scherza Luxuria: “L’anno scorso avevo invitato tante persone che poi non sono potute venire, così quest’anno ne ho chiamate tantissime, in caso qualcuno dovesse dare buca… Vengono tutti!”. Da Sandra Milo, diva del cinema nostrano e madrina del festival, a Federica Sciarelli, conduttrice di “Chi l’ha visto” e “icona gay”, come l’ha definita la direttrice del Lovers. Da Malika Ayane, alla sua prima performance live dall’avvento del Covid, a Dori Ghezzi, cantante e storica compagna di De André. Sarà presente anche Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, autrice della locandina del festival, nonché della discussa copertina de l’Espresso del 16 maggio, “ma l’abbiamo chiamata prima noi”, ci tiene a precisare Luxuria. Tra gli ospiti, anche Alessandro Zan, deputato Pd e autore del disegno di legge contro l’omobitransfobia: “Lo abbiamo invitato per scaramanzia – scherza la direttrice – l’anno scorso era fra gli ospiti e subito dopo hanno approvato il Ddl in Commissione, magari gli portiamo fortuna anche quest’anno”.
L’edizione si svolgerà interamente in presenza: “Per noi era importante farlo a giugno, prima dell’estate, e dal vivo. Abbiamo corso un rischio, ma ce l’abbiamo fatta. Era importante dare un segnale alla città e farlo attraverso l’arte. Vanno benissimo le rassegne online, ma il cinema è maxi schermo, condivisione, socialità, è anche sentire le emozioni degli altri”. Un bel passo in avanti verso la normalità già da quest’anno, contro ogni pronostico, ma ancora lontano dal massimo potenziale del Festival. Luxuria però assicura che “l’anno prossimo Cannes in confronto sarà una sagra!”
I biglietti saranno disponibili online da domani, giovedì 10 giugno.