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L’Università di Torino commemora il personale espulso per le leggi razziali

Venerdì 1 febbraio 2019, presso il loggiato del Rettorato, è stata scoperta la lapide in commemorazione delle 58 persone che persero il lavoro a causa delle leggi razziali del 1938. La cerimonia fa parte delle attività previste dall’Università di Torino nel “Progetto 1938-2018. A 80 anni dalle leggi razziali” e accompagna la mostra “Scienza e Vergogna” aperta fino al 28 febbraio nella Sala Athenaeum del Palazzo del Rettorato.

Sono intervenuti il Rettore di UniTo Gianmaria Ajani, il direttore del “Centro Internazionale di Studi Primo Levi” Fabio Levi e il Presidente del Sistema Museale di Ateneo Enrico Pasini. “Essere qua oggi significa completare un percorso legato all’anniversario delle leggi razziali, un percorso che è anche celebrazione di chi è stato vittima” dice Enrico Pasini ai microfoni di Futura News, mentra il Rettore Ajani spiega che “la difficoltà sta nel riuscire a raccontare la memoria in modo che sia comprensibile per i giovani che per fortuna non hanno dovuto vivere direttamente con la loro testimonianza episodi di questo genere”. Per Fabio Levi la lapide ” rappresenta un punto fermo, ha un valore simbolico significativo ed è un atto di irreversibilità”.