La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

Unito, spazio all’internazionalizzazione nella nuova offerta formativa

condividi

Una città nella città. Con 69.858 studenti iscritti, l’Università di Torino è una realtà che continua a crescere e aumentare la sua offerta formativa. Lunedì 19 febbraio, durante le giornate di orientamento (in corso fino a venerdì 23), il rettore Gianmaria Ajani e la prorettrice Elisabetta Barberis hanno presentato insieme i corsi e i progetti per il prossimo anno accademico.

L’offerta formativa comprende 66 corsi di laurea triennale, 74 di laurea magistrale e 9 a ciclo unico in ambito umanistico, giuridico, scientifico e medico. Tra questi ci sono i corsi di laurea in Global Law, Diritto per le imprese e le istituzioni, Scienza strategiche e della sicurezza. Le scuole di specializzazione gestite da UniTo sono 54, i master di primo e secondo livello 84.

Negli ultimi anni sono cresciuti gli studenti stranieri. Nel 2018 gli iscritti non italiani di UniTo sono 2117, mentre 1143 gli universitari torinesi che stanno facendo un Erasmus presso 280 Università straniere.

L’internazionalizzazione dell’Università è uno dei punti centrali del nuovo programma dell’ateneo, che ha avviato un progetto di tutorato per le matricole straniere non madrelingua. Oltre a questo ci sarà anche l’anno prossimo la possibilità di accedere al tutorato online, disponibile anche durante i mesi estivi. Oltre a questo sono disponibili dei corsi di laurea in lingua inglese: Business and Management e Global Law and Transnational Legal Studies

“Negli ultimi anni stanno diminuendo in modo costante sia il numero di studenti fuoricorso sia gli abbandoni dopo il primo anno di università” ha dichiarato la professoressa Barberis durante il suo intervento. “Ci sono ancora ampi spazi di miglioramento, ma la strada è quella giusta”.

Le giornate dell’orientamento servono proprio a questo, a indirizzare gli studenti delle scuole superiori per evitare che facciano scelte sbagliate nella selezione della facoltà che possono condizionare in maniera negativa la carriera universitaria.

Anche i numeri sul l’occupazione sono in crescita: secondo i dati forniti da AlmaLaurea l’86 per cento dei laureati nell’ateneo torinese trova lavoro nel giro di tre anni, anche grazie alla possibilità di svolgere tirocini durante il periodo di studio. Sono più di settemila le aziende accreditate con cui gli studenti possono collaborare.

Nel corso di questa settimana è possibile visitare i diversi dipartimenti dei corsi di laurea. Il programma completo è consultabile qui.

 

GIORGIA MECCA