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Pasquaretta restituisce i 5 mila euro. Lo Russo (Pd): “Non finisce qui”

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Luca Pasquaretta fa dietrofront. Il giorno dopo il blitz della Procura a Palazzo Civico e le polemiche delle opposizioni in Consiglio Comunale, il portavoce di Chiara Appendino decide di restituire i 5 mila euro guadagnati per la consulenza effettuata a maggio 2017 in occasione della 30ª edizione del Salone del Libro. “Non pensavo che questa collaborazione, regolarmente autorizzata dagli uffici, potesse scatenare tanto clamore e non era mia intenzione creare problemi all’amministrazione – ha scritto il capo dell’ufficio stampa della sindaca in una nota -. Oggi ho deciso di effettuare un bonifico al liquidatore della Fondazione per il Libro, Maurizio Gili, pari all’importo prestato per la scorsa edizione“.

Resta da capire se questa mossa possa evitare a Pasquaretta l’iscrizione nel registro degli indagati nell’inchiesta sui conti del Salone: ieri, lunedì 7 maggio, alcuni militari in borghese hanno effettuato una perquisizione in Comune con l’obiettivo di acquisire gli atti della consulenza e verificare che il portavoce abbia lavorato per la Fondazione fuori dagli orari d’ufficio. Pasquaretta è già indagato nel filone d’inchiesta riguardante i fatti di piazza San Carlo, in merito all’organizzazione del maxi shermo a Parco Dora per la proiezione della finale di Champions League Juventus-Real Madrid dello scorso 3 giugno.

Ieri in Sala Rossa la sindaca Appendino aveva difeso la regolarità della procedura, anche se aveva fatto scalpore il silenzio dei consiglieri grillini, piuttosto irritati dalla notizia. Il gruppo M5S aveva poi pubblicato un post su Facebook giudicando “inopportuno” il supporto fornito dal portavoce all’allora presidente della Fondazione, Massimo Bray. Intanto questa mattina i capigruppo hanno presentato un’interpellenza generale per chiedere alla sindaca di rispondere a una serie di domande: se Appendino sia al corrente di altre consulenze fornite da Pasquaretta, se l’incarico sia stato effettuato in orari extra e perché il capo dell’ufficio stampa sia stato liquidato mentre centinaia di fornitori attendono ancora di essere retribuiti, sono i quesiti ancora senza risposta.

Il capogruppo dem Stefano Lo Russo si dice sorpreso dalla scelta di Pasquaretta: “Bisognerebbe chiedergli perché ha restituito i soldi – commenta -.  Resta comunque un comportamento spudorato, che ci ha disarmato: per questo chiediamo ad Appendino di rispondere in aula a tutti i punti che ieri non ha chiarito. Non basta un bonifico per chiudere il caso”.

FEDERICO PARODI