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L’Orchestra Sinfonica della Rai suona per i giovani

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Beethoven, Šostakovič, Čajkovskij, Mahler, Brahms e Mozart sono solo alcuni dei grandi nomi che comporranno il cartellone della prossima stagione concertistica dell’Orchestra Sinfonica della Rai. Ancora per un anno James Conlon sarà il Direttore principale e si è detto molto contento di collaborare con l’orchestra, “per la qualità dei musicisti, non solo artistica e musicale, ma anche umana”. Il maestro americano dirigerà le prime tre date del programma e altre sette serate nell’anno concertistico, eseguendo le Sinfonie di Beethoven, Mahler e Mozart e il Crepuscolo degli Dei di Wagner. Ma non sarà l’unico direttore d’orchestra a salire sul palco dell’Auditorium “Arturo Toscanini. “La cosa che mi fa più piacere – ha detto Ernesto Schiavi, il direttore artistico dell’orchestra – è che direttori importanti come Fabio Luisi, Juraj Valchua Valerij Gergriev e altri nomi di primissimo piano nel panorama internazionale ormai tornino con piacere in questo luogo. Hanno trovato in quest’orchestra una qualità e uno standard molto alto che li ha convinti a collaborare ancora con noi”. Ci sarà anche l’esordio di giovani direttori d’orchestra, come Daniele Gatti, che proporrà la Nona Sinfonia di Mahler e Daniel Harding, con Brahms. “La politica infatti – ha continuato Schiavi – non può essere solo quella di grandi nomi. Bisogna avere direttori di ruolo e di famiglia che contribuiscano a formare l’orchestra e approcciarsi ai giovani direttori che portano nuove visioni”.

Tre sono i percorsi che quest’anno l’orchestra Rai propone ai suoi spettatori: il primo riguarda Mahler, di cui verranno eseguite la Seconda, Quarta e Nona Sinfonia, il secondo Šostakovič (con la Quarta, Quinta, Settima e Quindicesima Sinfonia), il terzo Prokof’ev (con una suite da L’amore delle tre melarance e i Concerti 1 e 2).

Non mancheranno trasferte dell’orchestra in tutta Europa, che sarà a Napoli per la Maratona Beethoven, a Matera, capitale della cultura, per un concerto nella Cava del Sole, a Praga, per inaugurare il festival Dvorak, e a Madrid, Murcia, Alicante e Oviedo, per la tournée primaverile.

Infine, Beethoven, di cui si potranno ascoltare tutte le sinfonie, tranne la nona, sia nel programma principale, che negli eventi del Festival di Primavera. Ci sarà poi Casa Beethoven, organizzato dalla Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, che proporrà a bambini e ragazzi quattro concerti con frammenti di sinfonie del compositore tedesco, a cui si aggiungerà lo Schiaccianoci, che verrà eseguito anche al tradizionale concerto natalizio.

I giovani saranno preparati prima dell’evento alla musica: “La musica ha avuto spesso un pubblico adulto – ha detto Silvia Calandrelli di Rai cultura – ma c’è un tema di formazione da ricordare. Bisogna consentire a famiglie e ragazzi di avere la possibilità di lavorare con la musica e seguire i concerti. Già da piccoli i ragazzi devono essere appassionati alla musica. Dobbiamo proporre cultura per tutti a partire da bambini”.

Anche il direttore Conlon è favorevole a questo genere di iniziative: “Il problema di far crescere un nuovo e giovane pubblico è universale. Nessun paese però sta lottando con questo problema. Nel mio paese c’è crisi già da qualche decennio. Tutto è dovuto al taglio all’educazione nelle arti che è stata fatta negli ottanta, con le politiche reaganiane. Si è considerato che le arti non fossero essenziali al popolo. Il risultato è che oggi abbiamo due generazioni di cittadini, avvocati, banchieri, professori, che non hanno mai avuto nessun contatto con la musica. I nostri giovani in tutti i campi della vita non hanno avuto questa esperienza fondamentale. Quando andavo alla scuola pubblica a New York, tutti noi suonavamo uno strumento. È essenziale fare tutto il possibile per fare conoscere ai bimbi la musica. Questa è l’unica cosa che possiamo fare noi”.

Schiavi invece ha ricordato che iniziative come Rai Nuova Musica, riproposta anche nella prossima stagione “hanno avuto grande successo di pubblico e avvicinato un pubblico giovane. Dobbiamo ascoltare la musica e produrla con senso non solo estetico ma anche etico. Il mio pubblico va dai tre anni in su”.

Si conferma poi il sodalizio con Rai 5 e Radio 3 che proporranno alcuni concerti in cartellone nelle loro trasmissioni: “In questo modo tutto il pubblico italiano può seguire i concerti della nostra orchestra e Rai cultura non può fare a meno di raccontarli”, ha detto Calandrelli.

È stato poi ricordato che ancora per una volta i prezzi degli abbonanti non aumentano e le vendite verranno aperte la settimana prossima, come anche il costo dei biglietti e del carnet da cinque concerti per gli under 35.

Tra i concerti del programma vi consigliamo questi:

Sinfonia n.6 “Pastorale” di Beethoven, 24-25 ottobre:

L’Oiseau de Feu di Stravinskij, 7-8 novembre:

Introduzione e Rondò capriccioso di Camille Saint-Saens, 21-22 novembre:

Lo Schiaccianoci di Čajkovskij, 21 dicembre:

La Sinfonia n. 9 di Mahler, 9-10 gennaio:

Il Concerto n.21 per Pianoforte e Orchestra di Mozart, 27-28 febbraio:

Il Crepuscolo degli Dei di Wagner, 19-20 marzo:

Quadri da un’Esposizione di Musorgskij, 26 maggio:

 

JACOPO TOMATIS