Lo spazio per Astrosamantha. Cristoforetti parla agli aspiranti astronauti

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C’è chi sogna “da grande” di viaggiare nello spazio. C’è chi lo fa. Samantha Cristoforetti è diventata il volto dei sogni realizzati. E’ la prima donna italiana a essere andata in orbita, nel 2014 con la missione che l’ha portata fino alla Stazione Spaziale Internazionale. “Sapevo che prima o poi sarei andata nello spazio”, Cristoforetti ha addosso una polo dell’Esa, l’agenzia spaziale europea, e parla a una sala gremita al Salone del Libro di Torino per presentare “Diario di un’apprendista astronauta”, il racconto della sua esperienza: dalla vita di provincia fino alle stelle. “La fortuna aiuta ma se non costruisci le tue competenze non arrivi lontano – racconta ai tanti aspiranti astronauti che l’ascoltano – Se hai avuto un grande sogno che ti ha spinta a diventare migliore, diventerai comunque una persona migliore, a prescindere dal raggiungimento del tuo obiettivo”. Un sogno che ha sempre avuto, fin da bambina, e che nel corso degli anni, attraverso lo studio e il lavoro, ha trovato la strada per diventare realtà. La prima tuta spaziale, i guanti su misura, la sensazione di leggerezza in assenza di gravità: gli aneddoti di Cristoforetti parlano il linguaggio della quotidianità. E sembra di essere con lei, centinaia di migliaia di chilometri lontani dall’atmosfera, a guardare lo stivale dall’oblò.

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Il libro è dedicato a sua figlia e il ricavato sarà interamente devoluto all’Unicef. Tra le pagine si leggono le tappe più importanti, ma anche quelle più semplici, del percorso che l’ha condotta sullo spazio. Racconta di quanto fosse difficile fare la pipì i primi giorni, di quanto fosse buono il cibo, di quanto fosse bello vedere la luce del giorno spingere via il buio e illuminare la terra. Racconta, e ad ascoltarla c’è un pubblico di tutte le età: per lasciarsi ispirare dalla sua storia non serve sognare lo spazio.

 

ROBERTA LANCELLOTTI