“Ti amo ancora”. La dichiarazione d’amore per la Terra che gli Eugenio in via di Gioia hanno realizzato in Piazza San Carlo nella notte tra il 28 e il 29 marzo ha centrato il bersaglio, sensibilizzando su un tema caro al gruppo torinese, ossia la consapevolezza del cattivo stato di salute del nostro Pianeta.
“Qualcuno ha urlato allo scandalo contro la città. Qualcuno non vedeva l’ora di puntare il dito contro i soliti vandali. Qualcuno ha ipotizzato che fosse un’operazione di marketing di un grosso marchio. Non è niente di tutto questo. È la dichiarazione d’amore di oltre 150 persone che questa notte hanno condiviso 6 ore di partecipazione collettiva, di presidio artistico, di vita vera in una delle piazze più belle di Torino per fare esplodere il proprio sentimento d’amore. Con gessetti da scuola elementare. Scotch di carta e un metro da sartoria. Ti amo ancora. Una dichiarazione d’amore sincera”, ha scritto ieri la band in un post sulla propria pagina Facebook, rivendicando il gesto dopo ore di silenzio.
“Una presa di coscienza pro-attiva verso una Terra che va curata. Verso un mondo economico, sociale e ambientale che va rivoluzionato. La pioggia, domani, laverà la scritta in pochi minuti. L’aria irrespirabile della nostra città, il consumo disastroso del nostro pianeta, l’inconsistente progetto di futuro per le nuove generazioni resteranno lì, sotto gli occhi di tutti, come da sempre, invisibili. Tutto questo non è più possibile. Siamo stati noi a gridare: ti amo ancora”, si conclude il post.
L’opera era stata autorizzata dalla Città, che ha comunicato di aver preso la decisione in accordo con la polizia municipale e con la Questura (che, però, secondo quanto riportato da Pierfrancesco Caracciolo su La Stampa, non sarebbero state interpellate).
Non tutti, però, hanno preso benissimo il gesto: tra le reazioni più stizzite, spiccano quelle del direttore del Corriere Torino, Marco Castelnuovo – “Che sia trovata pubblicitaria o orgoglio di un(‘)amante ferito/a, trovo assurdo che la piazza più importante di Torino venga trattata così”, ha scritto su Twitter – e del giornalista de La Stampa Gigi Padovan: “Ma chi è questo pazzo? Peggio di Willy Smith (sic). Fategli pagare la pulizia, cara Torino”, ha chiosato.