Il successo di piattaforme in grado di offrire contenuti on demand – come Netflix per intenderci – dovrebbe fare riflettere. La possibilità di fruire di un determinato prodotto dove e quando ci pare sta rivoluzionando la televisione. E se si provasse a estendere questo discorso al giornalismo? Offrire all’utente la possibilità di scegliere quali contenuti leggere, mantenerli sempre a sua disposizione (anche offline), confezionare elaborati di qualità, segnalare novità e aggiornamenti in base alle preferenze che ha espresso, il tutto possibilmente a portata di app: per vendere il prodotto giornalistico bisogna partire dalla user experience e individuare un target fidelizzato, disposto a pagare per tale servizio. È in parte il ruolo che già svolgono le newsletter; si tratta di sviluppare e rendere ancora più efficiente questo modello.