Dopo le accuse mosse da Azione Studentesca e gli articoli pubblicati ieri da alcuni quotidiani, la risposta della Dirigente e dell’intero personale scolastico del Liceo classico e linguistico Vincenzo Gioberti di Torino non è tardata ad arrivare.
La critica dei militanti del movimento studentesco è nata dalla partecipazione di Eric Gobetti a un’attività che si è tenuta presso l’istituto lo scorso 20 aprile. In particolar modo, viene contestata la posizione espressa dallo storico in un saggio sulle foibe.
La scuola però ribatte che “Gobetti non può essere considerato un ‘negazionista delle foibe’, come si evince dalla lettura dei suoi libri e come ha potuto constatare chiunque abbia preso parte all’intervento: tale etichetta gli è stata attribuita in base a uno spregiudicato uso pubblico della storia praticato a fini politici ormai da diversi anni”. Ciò che viene rivendicato è il “principio costituzionale della libertà d’insegnamento” che il Gioberti ha sempre rispettato, in un’ottica volta “al pluralismo culturale, al rispetto della dignità altrui, alla faticosa ricerca di un’equità degli apprendimenti”.
Nel comunicato viene anche sottolineato che l’evento in questione non era pensato esclusivamente per gli studenti: “L’iniziativa didattica, pomeridiana, rientra nelle attività di autoaggiornamento del Dipartimento di Filosofia e Storia. Non si tratta pertanto – come riportato – di un convegno organizzato dalla scuola. Piuttosto il Dipartimento ha deciso di allargare la partecipazione a studenti e studentesse dell’ultimo anno, su base volontaria e senza obbligare nessuno”.