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Costruire una cultura condivisa: il Caat di Torino affronta la questione legalità

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Il tema della legalità come problema da risolvere con una rete di interventi, oltre che questione legata alla sicurezza. “Legalità” è proprio la parola d’ordine della Tavola Rotonda promossa dal Caat, Centro Agro Alimentare Torino, il mercato dei prodotti agro alimentari che rappresenta l’anello di congiunzione tra le aree di produzione e i luoghi di consumo. “Legalità e sicurezza vanno di pari passo. Dove ci sono infiltrazioni criminali è difficile che ci sia sicurezza e questo compromette il sistema economico. La responsabilità è condivisa e parte dalle istituzioni, ma sfide come queste devono essere affrontate con una rete compatta”, sostiene Michela Favaro, Vice Sindaco con delega al Lavoro e alla Sicurezza sul Lavoro.

“La legalità dovrebbe essere molto semplice, ma dove c’è un sistema complesso con oltre 5mila persone possono emergere criticità che rischiano di minare la situazione – afferma il Presidente del Caat, Fabrizio Galliati -. Il Caat non è un soggetto attivo nell’attività commerciale, ma deve avere un ruolo nella cultura della legalità e nella correttezza della concorrenza”. Da qui la necessità di un progetto che coinvolga tutte le parti in gioco – lavoratori, datori di lavoro, sindacati e istituzioni – per affrontare realmente il problema. “Il percorso passa anche attraverso la formazione e la consapevolezza di quello che si può e non si può fare. Bisogna costruire una cultura della legalità che sia non solo controllo ma partecipazione condivisa”, prosegue Galliati. Poi ci sono gli strumenti, come lo “strumento faro che permette di segnalare eventuali comportamenti da attenzionare, mantenendo l’anonimato. È stato inaugurato un mesetto fa e sono già arrivate delle segnalazioni”.

Dagli strumenti ai progetti. L’obiettivo della Consulta di Torino per la Legalità è quello di “costruire la rete della legalità organizzata che si oppone a quello della criminalità organizzata”, spiega il coordinatore Enzo Pompilio D’Alicandro. La necessità di un’azione collettiva è al centro dell’intervento di Francesco Bellono, Segretario Generali di Cigl Torino: “Il problema della legalità è maggiormente presente in alcuni ambiti, ma non ne risparmia nessuno. Gli strumenti funzionano solo se c’è un’azione condivisa. I sindacati sono disponibili, ma i mercati generali sono un luogo tradizionalmente ostile a una rappresentanza diffusa. A nostro giudizio il lavoro illegale negli ultimi anni è aumentato”.

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