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Le associazioni animaliste chiedono più tutele per gli animali

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Maggiori tutele per gli animali e per l’ambiente. Il Tavolo Animali & Ambiente, formato dalle associazioni Enpa, Lav, Legambiente, Lida, Lipu, Oipa, Pan, Pro Natura Torino e Sos Gaia, lo ha domandato ai candidati per le elezioni regionali in Piemonte, formulando un decalogo e chiedendo la loro adesione. Il 28 maggio la presidente di Sos Gaia Rosalba Nattero, in occasione dell’incontro con i candidati che hanno dato il loro appoggio, ha ricordato i punti del decalogo. Tra le richieste il divieto di tenere i cani a catena, maggiori risorse per la lotta al randagismo dei gatti, l’istituzione di un giorno di dieta vegetale nelle mense scolastiche e l’abolizione della caccia. Ma anche il finanziamento dei centri di recupero per animali selvatici e dei santuari gestiti dalle associazioni, il divieto di utilizzo di animali in sagre e fiere e lo stop ai fuochi d’artificio. Infine, lo stanziamento di fondi per la ricerca su metodi alternativi alla sperimentazione animale, l’attuazione di corsi di formazione per i responsabili ufficiali e la Polizia locale e la messa in sicurezza dei canali artificiali.

Mauro Francone di Lav ha richiamato inoltre l’attenzione sull’impatto degli allevamenti intensivi. Questione sulla quale, anche Luciano Bauco, rappresentante di Lida, ha invitato le forze politiche alla riflessione e all’azione. Bauco, in particolare, prospetta la creazione di programmi scolastici che includano, insieme all’educazione civica, l’insegnamento del rispetto degli animali e dell’ambiente. Eppure, nonostante le adesioni di numerosi candidati, come ha ricordato il presidente di Lac Piemonte Roberto Piana i problemi non mancano. “Il decalogo non è stato condiviso da nessun candidato di centrodestra”, ha osservato. Inoltre, anche i programmi della coalizione di centro-sinistra presentano alcune lacune.

Le risposte dei candidati e delle candidate

A illustrare le proprie intenzioni e, soprattutto, a cercare di rispondere ai dubbi mossi dalle associazioni ambientaliste e animaliste si sono presentati numerosi candidati e candidate delle elezioni dell’8 e del 9 giugno per il Consiglio regionale. Per il Movimento 5 Stelle, Iuri Bossuto, Alberto Unia, Maria Grazia Malorzo e Margherita Settimo. Per il Pd, Nadia Conticelli. Mentre all’interno della stessa coalizione, per Piemonte ambientalista e solidale, il capolista Giorgio Bertola accompagnato da Armando Bartolomeo Monticone e Sabrina Mossetto. Tra i partecipanti all’incontro, anche Alleanza Verdi Sinistra con Luisa Mondo e Alice Ravinale.

Alcuni candidati e candidate all’incontro con il Tavolo Animali & Ambiente

“Tante cose sono state fatte, anche dall’opposizione. Non è facile portare a casa dei risultati e invece con tenacia e collaborazione con le associazioni siamo riusciti ad ottenere qualcosa”, ha detto Sarah Disabato, candidata del Movimento 5 stelle alla presidenza che ha aderito al decalogo, ricordando quanto fatto negli ultimi cinque anni. L’approvazione di un finanziamento annuale ai centri di recupero per animali selvatici e la lotta contro la costruzione di un allevamento intensivo a Ternavasso, che ha portato a ritirare la pratica: “Adesso è stata ripresentata, ma il nostro impegno su quel fronte non verrà mai meno”.

Sara Disabato al Tavolo Animali & Ambiente

Anche Francesca Frediani in corsa alla presidenza per Piemonte popolare ha ricordato l’impegno e il lavoro fatto nella legislazione passata, come parte dell’opposizione a partire dal divieto di tenere i cani a catena. In particolare, Frediani si è fatta portavoce della causa, in occasione della discussione sul testo unico del benessere animale. Alla fine però l’esito è stata una proposta di legge che rimanda a un regolamento successivo, che riguarda i casi in cui la catena può invece essere usata. Nella stessa occasione, tra gli obiettivi non raggiunti, anche il divieto all’uso di animali in sagre e fiere. Ci sono però anche buoni risultati: ad esempio, il finanziamento della legge sulla ricerca di metodi alternativi alla sperimentazione animale, approvata nella scorsa legislatura quando c’era il centrosinistra al governo della Regione, e il superamento della presenza degli animali nei circhi.

Francesca Frediani al Tavolo Animali & Ambiente

Assente invece Alberto Cirio, presidente uscente e candidato per il centrodestra. Cirio ha mandato però un messaggio al Tavolo Animali & Ambiente e ricordato l’approvazione della legge sul benessere dell’animale. Oltre a evidenziare le conquiste ottenute, tra cui alcune già citate da Disabato e Frediani, si è detto favorevole alla formazione per gli agenti Polizia e ai fondi di ricerca per metodi alternativi. Tuttavia, le parole di Cirio non convincono le associazioni animaliste. “La catena non è stata abolita e la norma inserita nella legge sul benessere dell’animale peggiora addirittura la situazione”, puntualizza Piana. E aggiunge: “È una legge che non contiene la sanzione per i cani senza microchip, perciò se un cane non ha il microchip la sanzione non esiste”. “Il presidente Cirio aveva anche promesso l’istituzione di un tavolo permanente e non lo ha mai ottenuto”, conclude Piana.

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