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L’Archivio della Stampa è salvo: di nuovo online quasi 2 milioni di pagine

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Torna online l’Archivio storico de La Stampa. Dal 15 febbraio sono di nuovo disponibili gratuitamente 150 anni di storia nazionale e internazionale, dalla fondazione del giornale nel 1867 – con il nome Gazzetta Piemontese – fino al 2006: una raccolta di oltre 5 milioni di articoli.

Oltre 3mila persone si erano mobilitate da novembre, firmando una petizione sulla piattaforma change.org, anche in seguito alla segnalazione del problema da parte del giornalista Mario Tedeschini Lalli. Il 15 dicembre, poi, l’Archivio era stato sospeso per l’inizio del lavori, annunciando che sarebbe ritornato a metà febbraio.

Il rischio era dovuto all’utilizzo di Adobe Flash Player, un software ormai obsoleto, per consultare l’Archivio. Il Consorzio per il Sistema Informativo (Csi), con l’assistenza della Regione Piemonte, è intervenuto quindi a sostituire il programma con un altro software libero ed è stato possibile preservare il materale storico.

Pietro Pacini, Direttore Generale del Csi, si è detto orgoglioso del lavoro svolto, valorizzando l’Archivio con tecnologie al passo con i tempi. Entusiasta anche l’assessora piemontese alla Cultura Vittoria Poggio: «Abbiamo messo al sicuro un patrimonio di inestimabile valore».

Con il nuovo aggiornamento, inoltre, nell’Archivio de La Stampa verrà implementato un nuovo criterio di indicizzazione dei contenuti: in questo modo sarà più facile rispettare le norme sulla privacy, in particolare quelle che tutelano il cosiddetto diritto all’oblio, rivolto a chi non vuole più vedere riportato il proprio nome nelle cronache del passato.

Superata l’emergenza maggiore, i lavori sull’Archivio non sono finiti: inizia ora un ulteriore lavoro di riprogettazione per aggiornare anche la veste grafica del sito e renderlo più facilmente fruibile a tutti.

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