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La protesta dei Fridays for Future punta il dito contro Intesa Sanpaolo

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Dei tagli sullo striscione bianco, a simboleggiare le ferite che i presunti colpevoli lasciano sul mondo. Questa mattina intorno alle ore 9 davanti l’ingresso del grattacielo Intesa San Paolo di corso Inghilterra 3, i Fridays for Future di Torino hanno appeso un telo bianco con la scritta “Sanpaolo complice di guerre ed ecocidio”. Un piccolo sit-in in bicicletta da parte dei ragazzi, che hanno distribuito anche alcuni volantini ai passanti. Sul posto solo alcune decine di unità delle forze dell’ordine a presidiare l’edificio: lo striscione è stato rimosso intorno alle 11.

La protesta è avvenuta in occasione dell’assemblea degli azionisti di Intesa Sanpaolo. “Investono ancora diversi milioni nell’industria del carbone e nelle armi nucleari”, spiega Laura, una delle attiviste che ha preso parte all’evento di questa mattina. Fff fa riferimento alla denuncia effettuata dall’associazione tedesca Urgewald, secondo il quale il gruppo Sanpaolo-Unicredit è una delle dodici banche che a livello mondiale forniscono circa il 50% dei finanziamenti alle compagnie attive nel settore dei combustibili fossili.

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