La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

La lunga crisi dei giornali locali piemontesi

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Negli ultimi trent’anni c’è stato un calo netto nella diffusione dei locali piemontesi: un terzo in meno in termini di copie tirate, quasi un terzo in meno in termini di testate. Lo rivela il libro Piccole vedette piemontesi pubblicato dal Centro studi sul giornalismo Pestelli, scritto da Roberto Moisio. Nel 1995 la tiratura complessiva era di 600 mila copie, nel 2023 il numero è sceso a 400 mila. È calato anche il numero delle testate presenti in Piemonte passato da 73 a 53 e il numero dei lettori che nel 1995 era di 1,8 milioni e nel 2023 è sceso a 1,4.

“Le testate locali faticano ma cercano di resistere – spiega Moisio, giornalista e autore -. La transizione digitale e la crisi dell’editoria ha causato problemi soprattutto alle testate locali. Adesso gli unici campi su cui le piccole redazioni continuano ad avere un discreto seguito è lo sport e la cronaca. I giornali locali hanno una funzione fondamentale perché sono la voce dei territori che rappresentano e se dovessero morire si perderebbe quella voce”.

Una delle principali conseguenze della deriva delle testate locali è la scomparsa delle edicole. “Da tempo ormai non esistono quasi più – spiega Silvano Esposito, presidente dell’associazione Stampa Subalpina – . Le edicole un tempo avevano la fila di persone in coda per avere una copia del giornale. Adesso la transizione digitale ha eliminato questi luoghi fisici che erano anche un luogo di riferimento locale”.

Il bilancio è difficile, sottolinea Stefano Tallia, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte: “Dalla crisi del 2008, nessun settore industriale ha subito un numero maggiore di posti di lavoro persi rispetto all’editoria. Questo fenomeno ha colpito soprattutto le testate locali”. Tallia ha sottolineato che ora la situazione pare essersi stabilizzata, ma serve costruire strade innovative perché “queste testate contribuiscono a dare voce e rappresentare un presidio delle province”. Come? ”È fondamentale – conclude Tallia – che le testate locali riescano a reinventarsi spostandosi su internet e trattando quegli argomenti che vengono trascurati dalla cronaca nazionale”.