La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

“La comunicazione aziendale non può essere la cura alle fake news”

Nell’era della post-verità e delle fake news, i lettori tendono a fidarsi sempre meno delle informazioni fornite dai media. Un dato di fatto, constatato anche dallo studio del “Trust barometer” di Edelman, secondo cui le persone considerano affidabili più le notizie prodotte dalle aziende rispetto a quelle confezionate dai media. “Ma le aziende possono avvantaggiarsi ben poco dalle fake news”  – spiega il direttore della comunicazione Eni Marco Bardazzi nel panel intitolato ‘Aziende o media: da chi si informano i lettori?’ – “le bugie fanno male al business e la comunicazione aziendale non può essere la cura della malattia che sta colpendo il giornalismo. Aziende come Eni hanno nel loro interesse far passare la verità su quello che fanno, devono essere trasparenti, autentiche nel messaggio che trasmettono”.

Secondo Gianni Riotta, corrispondente de La Stampa, la mancanza di fiducia nei giornali è figlia di un problema culturale: “Solo perché abbiamo la tecnologia non è detto che siamo padroni della cultura che gli sta dietro. Il rapporto tra comunicazione aziendale e web è delicata, non si può nascondere nulla e rischia due derive: una positiva, ovvero le aziende possono tutte ingaggiare clientela; l’altra negativa, cioè il consumatore ha, con un tweet, lo stesso potere comunicativo di una grande azienda”.

“Si è sviluppato un senso di fastidio nei confronti del giornalismo tradizionale” dice il docente dell’Università di Milano Giovanni Ziccardi “Tutti si possono permettere in ogni momento di contestare il processo di formazione delle notizie. Accanto al potere di controllo c’è il potere di contestazione”.

Una crisi di fiducia, secondo il condirettore di Agi Marco Pratellesi, causata da nuove tecnologie, ma anche di mancanza di etica giornalistica, sui cui si basa la credibilità dei media. “Nel libro ‘Liberty and the News’ di Walter Lippmann c’era già tutto sul dibattito del fake news. Il nostro compito è ripristinare il ruolo del fatto giornalistico. Bisogna tornare ai cardini fondamentali del giornalismo come obiettività ed etica”. Un percorso lungo e faticoso, secondo Riotta, ma “la verità, alla fine, vincerà sempre sulla menzogna”.

EMANUELE GRANELLI
ROMOLO TOSIANI

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