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La commissaria europea alle Riforme in visita a Torino

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Transizione energetica ed ecologica, clima, migrazioni e un tema centrale per una città come Torino: la transizione all’elettrico del settore auto. Le questioni affrontate dalla commissaria europea per la Coesione e le Riforme Elisa Ferreira, ospite al grattacielo della Regione, sono state molte. Arrivata nel capoluogo piemontese per i Cities Forum, evento europeo dedicato alle aree urbane quest’anno ospitato alle Ogr, la commissaria non ha rinunciato ad un confronto con il governatore Alberto Cirio.

Migranti: “Siamo una comunità, la responsabilità è condivisa”

Sollecitata dalle domande dei giornalisti, la portoghese Ferreira si è espressa sul tema dell’immigrazione, anche alla luce degli ultimi disastri nel Mediterraneo: “Siamo tutti responsabili di ciò che facciamo – ha affermato -. Il ruolo principale che l’Europa può svolgere è quello di creare un sentimento comune tra gli Stati membri. La proposta della Commissione è che il Consiglio europeo assuma un approccio analogo a quello del mercato interno: siamo tutti in in una comunità e tutti devono assumere analoghe responsabilità”. E la commissaria ha aggiunto una considerazione in prospettiva occupazionale: “Le previsioni ci dicono che nel 2050 in Europa ci saranno 35 milioni di persone in età lavorativa in meno, dobbiamo tenerne conto”. 

I timori del Piemonte per il passaggio all’elettrico e l’edilizia Green 

Nell’autunno scorso, lo stop alla vendita di motori a benzina e a diesel dal 2035 sembrava destinato a divenire realtà. A marzo 2023, complici anche le perplessità di alcuni stati come l’Italia, la Germania, la Repubblica Ceca e la Polonia, il Consiglio europeo ha deciso di procrastinare la decisione. Un rinvio che il Governo italiano ha già festeggiato come un successo e che oggi il presidente del Piemonte Alberto Cirio definisce “un’importante pausa di riflessione”. “L’elettrico – ha affermato al termine dell’incontro con Ferreira – è certamente l’obiettivo, ma la parola transizione significa che dobbiamo tutelare l’ambiente senza creare crisi occupazionali. Dobbiamo pensare anche a quei lavoratori che hanno maturato un certo tipo di esperienza e che devono essere nuovamente formati per le mutate esigenze, tenendo conto della disoccupazione e della crisi”. Lo stesso, per Cirio, vale per l’edilizia green: “Non dimentichiamoci che oggi la gente fatica a pagare le bollette e che in Italia ci sono oltre 30 milioni di case”.

I Fondi europei: in Piemonte 1,5 miliardi di euro

La conferenza è stata occasione per ricordare che il Piemonte è stata la prima regione a vedersi approvato il piano Fesr, il programma di investimenti da finanziare con il Fondo europeo per lo sviluppo regionale. “I bandi sono già operativi – ha precisato il presidente Cirio -. Con questi fondi finanziamo ad esempio 40 milioni per borse di studio a disposizione degli studenti che vengono a studiare in città”. 

“I principali finanziamenti messi a disposizione dall’Europa sono quelli legati ai fondi strutturali e al Recovery Found, creato per superare l’emergenza covid – ha spiegato la commissaria Ferreira -. Sono due strumenti diversi, ma che devono lavorare insieme, nella direzione della transizione energetica e dell’ecologia. Il Piemonte da questo punto di vista è ben collocato, perché, oltre alla sua posizione geografica strategica, può contare su una forte tradizione industriale e sulla ricerca e l’attività teoretica di Università e Politecnico”. L’obiettivo? “Coniugarle, per progettare il nuovo a partire dall’antico”. Qualche esempio? Il nuovo Bauhaus di cui si sta discutendo alle Officine grandi riparazioni o ancora, secondo l’amministrazione regionale, la call vinta lo scorso anno per potenziare le energie alternative attraverso la produzione di idrogeno. 

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