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“Io”: la app della pubblica amministrazione con il cittadino al centro

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Si avvicina la scadenza della Tari, o la patente è da rinnovare? Un promemoria arriva grazie alla notifica sul cellulare. Con la carta di credito registrata, pago la tassa, o prenoto il rinnovo della patente. O cambio residenza. O iscrivo mia figlia all’asilo nido.
È il progetto IO della Pubblica Amministrazione di Torino. Ideata e sviluppata dal Team per la trasformazione digitale della presidenza del consiglio dei ministri, l’applicazione IO sta per modificare integralmente il rapporto tra i cittadini e la PA.
Presentata oggi 28 maggio, l’applicazione – che verrà ufficialmente lanciata nel 2020 – nasce per portare il cittadino al centro di una rete complessa che verrà semplifica e resa il più accessibile possibile. Attraverso un’unica applicazione, tutti gli enti pubblici locali e nazionali potranno infatti contattare direttamente i singoli cittadini via smartphone per scadenze o stato avanzamento di pratiche private.
“Stiamo imparando dalle vittorie, non dalle sconfitte”, racconta Paola Pisano, Assessore all’Innovazione del comune di Torino. “Abbiamo notato come il modello home banking fosse il migliore, così abbiamo deciso di imitare l’approccio riportandolo su tutta la pubblica amministrazione”, continua Pisano, che nota soprattutto il lato dirompente di una innovazione del genere.
“Dalla fase sperimentale beta di aprile, centinaia di cittadini stanno già testando l’app per risolvere alcuni bug e ottimizzare molte funzionalità” spiega Matteo De Santi, chief Product & Design Officer del Team per la trasformazione digitale. I promotori e gli sviluppatori hanno notato come fino a questo momento l’organizzazione dei servizi in rete fosse stata per lo più autoreferenziale, una replica dell’organizzazione interna dell’Amministrazione. Per focalizzarsi invece sui bisogni reali degli utenti e semplificare i linguaggi, si è lavorato su una mappatura strutturata degli eventi dal vivo, in base all’occorrenza di quante volte viene utilizzato il servizio, in modo da integrare nel servizio gli eventi più frequenti.
“Si chiama IO proprio perché vogliamo che il cittadino si senta al centro della trasformazione digitale, ma anche i comuni avranno numerosi vantaggi”, continua De Santi. I vantaggi per gli enti pubblici saranno soprattutto sui risparmi che  le economie di scala dell’app permetteranno, e sulle maggiori entrate garantite dalla semplicità e dalla velocità delle nuove modalità di pagamento. “Il monitoraggio – conclude De Santi – sarà costante. Dati sulla fruizione e l’efficacia arriveranno in tempo costante”.
E anche se per un giorno guideremo con la patente scaduta.

MARCO ZAVANESE