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Juve, dopo 18 anni aleggia lo spettro della rimonta-scudetto

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Era l’1 aprile 2000. Si giocava Juventus-Lazio, sfida scudetto. Un colpo di testa del centrocampista argentino Diego Pablo Simeone regalò l’1-0 ai romani, che si avvicinarono in classifica a tre punti dai bianconeri. La Lazio avrebbe poi rimontato lo svantaggio e vinto il titolo, approfittando all’ultima giornata delle pozzanghere di Perugia che impantanarono la Juve in una delle più clamorose sconfitte di sempre.

Diciotto anni dopo, la storia potrebbe ripetersi. I campioni d’Italia rischiano seriamente di essere detronizzati dal Napoli. Ancora sfida scudetto, ancora a Torino. Ancora un 1-0, ancora per un colpo di testa. Stavolta il ruolo di protagonista se lo prende Kalidou Koulibaly, difensore senegalese, oggetto misterioso nel primo anno italiano (2014), trasformato dall’allenatore Maurizio Sarri in uno dei migliori centrali della Serie A. Il suo stacco imperioso squarcia la maledizione dell’Allianz Stadium (dove il Napoli aveva sempre perso) e denuda la Juventus nel suo fortino.
Con questa vittoria, i campani quasi annullano lo svantaggio, adesso ridotto a un punto. Se ai bianconeri sorride (per il momento) la classifica, agli azzurri sorride il calendario. La squadra di Massimiliano Allegri, infatti, sarà impegnata sabato 28 aprile a Milano contro l’Inter e domenica 13 maggio a Roma contro i giallorossi di Eusebio Di Francesco. Oltre alle difficoltà intrinseche delle trasferte, due fattori rischiano di complicare il settimo sigillo consecutivo. Il primo è di ordine motivazionale: sia Inter sia Roma saranno alla ricerca di punti per la qualificazione nella prossima Champions League e sarà ancora più complicato affrontarle. Il secondo è di ordine mentale: la Juventus sembra non aver smaltito le scorie psicologiche dopo l’eliminazione thrilling dall’Europa con il Real Madrid. Dal canto suo, il Napoli può contare su sfide meno probanti ma non da sottovalutare (Fiorentina e Sampdoria in trasferta, Torino e Crotone in casa) e su una carica che può avere solo chi vede il primo arrancare e il traguardo avvicinarsi.
Se lo scudetto dovesse percorrere l’A1 direzione sud, l’evento sarebbe storico in tutti i sensi. Non solo è successo due volte in 115 anni, ma la squadra di Sarri compirebbe una rimonta inedita. Nell’epoca dei tre punti a vittoria, nessuno ha mai recuperato sei lunghezze alla prima in classifica nelle ultime sei giornate. Gli azzurri si trovavano in questa situazione dopo il pareggio esterno contro il Milan. Il tuffo all’ultimo secondo di Gianluigi Donnarumma sul tiro di Arkadiusz Milik sembrava aver parato ogni velleità di titolo, e invece nei successivi due incontri la Juve ha pareggiato a Crotone ed è caduta nello scontro diretto, perdendo cinque punti dai rivali. A Torino si aggrappano a quella misera lunghezza di vantaggio e alla forza della storia. Napoli a quella del sogno che può assumere le sembianze della realtà.

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