Una scarica di adrenalina per inaugurare le tappe torinesi del suo Tour 2018. Ieri sera, martedì 3 aprile, Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, ha incantato il PalaAlpitour, il suo “ombelico del mondo” sino a lunedì 9 aprile, giorno della quinta e ultima serata sotto la Mole. In migliaia hanno ballato e cantato sulle note delle canzoni storiche e dei nuovi singoli tratti dall’album “Oh Vita!”. I fan più irriducibili si sono messi in coda sin dal primo pomeriggio, sfidando la pioggia in attesa dell’apertura dei cancelli.
“Qua vicino si sta disputando una partitina di calcio – ha esordito il cantante romano, riferendosi a Juventus-Real Madrid di Champions League all’Allianz Stadium -. Ma noi ci giochiamo il campionato mondiale di goduria”. La sua goduria è stare sul palco, dove “Jova” ha macinato i chilometri con corse continue per abbracciare idealmente la sua gente. Ha interpretato canzoni dance come “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang” o “Sabato” con l’energia di un ragazzino, per poi trasformarsi in poeta con la chitarra in mano per melodie come “A te”, “La mia ragazza è magica” e “Mi fido di te”. Senza dimenticare la sua anima rap: a un certo punto ha fatto anche il disc jockey, trasformando il PalaAlpitour in una discoteca. Due ore e mezza di concerto no-stop, chiuso con “W la libertà”, inno ideale per l’arrivederci a questa sera, quando salirà di nuovo sul palco dell’impianto di corso Sebastopoli.