Sono ore di febbrile attesa quelle che mancano al fischio d’inizio di Italia-Turchia, partita valida per il primo turno del gruppo A di Euro 2020, in programma domani alle 21 allo Stadio Olimpico di Roma. La grande attesa si fa sentire e se tra tra i tifosi italiani prevale l’ansia da prima prova d’esame di maturità, lo stesso non si può dire di quei tifosi turchi che da anni si sono stabiliti nel nostro Paese. Torino ne ospita tanti. Rami, che lavora in un piccolo ristorante di specialità turche nel quartiere Aurora, è uno di questi. È arrivato in Italia dal nel 2006, l’anno del trionfo italiano ai mondiali tedeschi, insieme allo zio Muslum, il titolare dell’attività, quando il Kebap non era ancora una star dello street food.
“Domani lavoro fino alle 21, ma poi corro a casa a guardare la partita con la mia ragazza”, racconta. Dopo 15 anni in Italia, non ha dubbi su chi tifare: “Tiferò Azzurri, speriamo di fare una buona gara, così ci divertiamo di più. Un pronostico? Vince l’Italia 2-0. Segnano Immobile e Belotti, il mio giocatore preferito”. Non è un caso: la passione di Rami per il pallone coinvolge infatti anche le squadre di club. È tifoso di lunga data del Galatasaray, come lo zio, ma la sua lunga permanenza a Torino ha avuto un certo impatto anche sulla sua fede calcistica: “Da quando sono qui tifo Toro. Una squadra dalla storia importante. Anche se mi piace molto come gioca il Napoli”.
Tra i tifosi turchi “italiani” di Torino che aspettano Italia-Turchia ci sono anche i fratelli Oner, da 10 anni titolari del loro “Olimpico Pizza Kebab” in via Filadelfia, a pochi passi dallo Stadio Olimpico Grande Torino, dove a weekend alterni, prima della pandemia, si radunavano le folle di tifosi granata. Non si tratta di un locale come gli altri. Almeno da quando una sera, dopo una partita di 5/6 stagioni fa, dalla porta d’ingresso dell'”Olimpico Pizza Kebab” è entrato Paul Labile Pogba, asso della nazionale francese campione del mondo. Durante gli anni trascorsi a Torino (2012 – 2016), sponda Juve, una delle poche “popstar” del calcio italiano.
“È una persona semplice, uno che non si dà arie”, racconta uno dei due fratelli, sorridendo con gli occhi da dietro al bancone mentre mostra con orgoglio la foto scattata con lui. Ne seguiranno molte altre, con altri ex calciatori juventini quali Patrice Evra, Kingsley Coman e Miralem Pjanic. Per lui l’attesa di Italia-Turchia non desta preoccupazioni particolari: “Sono turco ma mi sento anche italiano. Per chi tifo? Per entrambe. Spero di assistere a una bella partita di calcio”. Jamil (nome di fantasia), anche lui tifoso del Galatasaray ma fan acquisito della nazionale italiana e di entrambe le squadre di Torino, seguirà la partita nel suo locale, assieme al fratello e i colleghi. “Penso che vincerà l’Italia 2-1 o al massimo pareggiamo. Chi segna? Immobile e Chiesa”.