Il passaggio dal mercato tutelato a quello libero per la bolletta del gas è appena avvenuto, tra i dubbi e la confusione dei cittadini italiani. Torino non fa eccezione. L’operatore Iren, partecipato per il 18% dal Comune, è stato convocato a Palazzo di Città per comprendere quali saranno i cambiamenti. Parte della loro clientela, definita vulnerabile, potrá continuare a beneficiare del mercato tutelato per un periodo indefinito, tra cui gli over 75, i beneficiari di bonus sociale, i tutelari dalla Legge 104 e chi colpito da disagio fisico, che potranno mantenere il proprio operatore. Questo anche per quanto riguarda il mercato dell’energia elettrica, per cui Iren conta in città circa 48.000 vulnerabili. Dall’altra parte migliaia di torinesi dovranno invece andare incontro all’entrata nel mercato libero del gas. Questione che però Iren non ha dovuto affrontare non avendo clienti non vulnerabili per il gas in città. Nel mezzo, chi deciderà di non cambiare operatore ha la possibilità di scegliere un’offerta Placet, dove il prezzo è deciso dall’operatore ma le condizioni contrattuale sono scritte da Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.
Più lontano, di qualche mese, invece il passaggio al mercato libero per la bolletta dell’energia elettrica che avverrà il primo luglio. In questo caso, i 4,5 milioni di italiani non vulnerabili, che non avranno scelto un operatore di mercato libero, passeranno a un regime transitorio detto Servizio a tutele graduali (Stg), valido fino a marzo 2027. Il territorio verrà diviso in lotti che verranno assegnati a un fornitore: Torino città è stata unita a Como e Varese. In questo caso, il cliente non vulnerabile non potrà scegliere con chi rimanere ma dovrà confluire con l’operatore vincitore del proprio lotto a un’asta e che diventerà il fornitore del Stg. In totale a Torino sono 50.000 i clienti di Iren non vulnerabili per il mercato elettrico. I vertici della società sperano di mantenere i clienti con un’offerta competitiva per vincere l’asta che assegnerà loro i lotti, per un massimo di sette. I vincitori saranno annunciati a febbraio e avranno degli obblighi di informativa, oltre a dover mantenere il prezzo deciso in asta per 33 mesi.
All’audizione con il Comune è stato sottolineato come il passaggio influenzerà le abitudini e i rapporti contrattuali con gli operatori di migliaia di torinesi. La questione è infatti complessa e spesso i cittadini non comprendono le comunicazioni inviate dagli operatori energetici o le stesse lettere, in allegato con le bollette, non vengono lette lasciando i clienti nell’inconsapevolezza di quello che succederà, come fatto notare durante l’audizione. L’importanza della comunicazioni e delle informative per i cittadini è stata quindi sottolineata dal Comune.