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“Io Lavoro”, negli stand dove domanda e offerta (non sempre) si incontrano

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La seconda e ultima giornata di “Io lavoro” – l’evento organizzato da Agenzia Piemonte Lavoro e promosso dalla regione Piemonte per consentire ad aziende e candidati un momento di incontro tra domanda e offerta – si è aperta con un incontro per gli studenti delle scuole superiori a cui hanno partecipato Elena Chiorino, vicepresidente della regione Piemonte, e Gabriele Fava, presidente Inps.

Chiorino ha parlato del Piemonte, ma dell’Italia in generale, come terre di eccellenza che il salone consente di mettere in mostra, assieme alle opportunità offerte dalla regione. Dalla vicepresidente è arrivato anche un invito ai giovani a credere nelle proprie possibilità e capacità, da impegnare, per quanto possibile, in un lavoro per cui si sente un’autentica passione: “Si dice che chi ama il proprio lavoro non lavori nemmeno un giorno nella vita” ha ricordato Chiorino. Secondo Fava, “finalmente le istituzioni e la politica dialogano per il futuro dei giovani, a cui come Inps mettiamo a disposizione una app (Inps Mobile) e molteplici servizi pensati con il linguaggio dei giovani”.

Passeggiando tra gli stand delle aziende espositrici e parlando con alcuni recruiter, quello che emerge è che i profili che più spesso non trovano occupazione sono quelli di persone poco qualificate, donne over 50 che hanno “buchi” nel curriculum e quelli di chi si propone per mansioni di segreteria. Anche i giovani neolaureati e chi si propone per lavori impiegatizi sono tra i profili che più difficilmente trovano occupazione.

Dallo stand di Orienta Spa, al contrario e in modo complementare, segnalano una difficoltà a trovare profili di operai specializzati: “Molte persone si presentano, ma sono senza le qualifiche necessarie” spiega la recruiter. E aggiunge: “I profili che più spesso si propongono e di cui non abbiamo necessità sono quelli di segreteria. La mancanza di qualifiche è lamentata anche dalle addette alla selezione del personale di Nuova assistenza, che raccontano: mancano all’appello educatori, fisioterapisti, un cuoco e un responsabile di servizio. Anche in questo caso, il problema è la mancanza di qualifiche. Le figure per cui, invece, ricevono più curricula rispetto al numero di posizioni aperte sono quelli per personale addetto alle pulizie e, ancora una volta, la segreteria. 

La formazione non è invece un problema per Sonoco Italia, che non ha ancora trovato un carrellista e un addetto alla bobina. “Stiamo cercando da poco tempo e, solitamente, riusciamo a coprire con facilità e buone tempistiche le posizioni vacanti. Soprattutto per chi lavora in bobina non servono competenze particolari e poi ci occupiamo noi della formazione, garantendo anche possibilità di crescita professionale”. Anche da Sonoco, i ruoli per cui si registra più offerta che domanda sono quelli impiegatizi: tendenzialmente chi si propone è laureato o con profili che, per il momento storico e la natura dell’attività, non interessano. Solo parzialmente soddisfatta della propria ricerca è l’addetta di Verisure: “Stavamo cercando dei consulenti commerciali in libera professione, ma non abbiamo ancora coperto tutte le posizioni aperte” spiega. Anche per Verisure, i profili meno attraenti e che si candidano di più sono quelli di impiegati, donne over 50 e anche dei giovani.

Cercano invece ingegneri per la progettazione meccanica di impianti per l’aria condizionata e per la progettazione di impianti elettrici, oltre a un architetto che faccia parte della fascia protetta da G4 Italy. “Nel nostro caso penso il problema sia che la richiesta è molto specifica per tutte e tre le posizioni”.

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