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Intervento rivoluzionario al Giovanni Bosco di Torino

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C’è voluto il lavoro coordinato di ben cinque Strutture dell’Asl Città di Torino (urologia, chirurgia vascolare, cardiologia, anestesia e rianimazione, cardiochirurgia) ma alla fine ci sono riusciti: l’equipe dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino ha rimosso una voluminosa neoplasia renale con un’intervento rivoluzionario. Secondo quanto comunica l’Asl, questa è solo la seconda volta nella storia della medicina che una pratica del genere viene eseguita con successo.

L’operazione, avvenuta lo scorso gennaio, ha interessato una paziente di 78 anni affetta da tumore al rene sinistro in stadio avanzato, tant’è che si era espanso fino a causare un trombo nell’atrio cardiaco destro. La paziente è stata sottoposta a un intervento di nefrectomia radicale con embolectomia cavale ed escissione del trombo atriale: una tecnica rivoluzionaria, che ha consentito ai medici di rimuovere il trombo con un dispositivo endovascolare, senza necessità di aprire il torace della donna.

“L’innovativo intervento chirurgico non solo testimonia l’eccellenza della nostra sanità, ma rappresenta anche una speranza concreta per i pazienti che necessitano di cure all’avanguardia. Ringrazio di cuore tutto il personale medico e sanitario per il loro impegno e dedizione” ha dichiarato l’assessore alla Sanità della regione Piemonte, Federico Riboldi.

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