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Interplay: dall’Iran all’Australia gli artisti del festival di danza contemporanea

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Corpi che si muovono, si intrecciano e in definitiva, tracciano la traiettoria che dal Piemonte porta ai più grandi artisti del mondo. Martedì 15 maggio è stato presentato il programma di Interplay, festival internazionale di danza contemporanea, giunto alla sua diciottesima edizione. Come di consueto, Interplay porterà in scena importanti coreografi e ballerini internazionali, noti ed emergenti, approfittando di tutti gli spazi a disposizione nel torinese: dallo spettacolo di apertura il 21 maggio al Teatro Astra, il festival sarà poi ospitato nella Casa del Teatro, nel Castello di Rivoli e negli spazi all’aperto e al chiuso della Lavanderia a Vapore.

Gli artisti saranno cento e verranno da undici Paesi europei ed extraeuropei. Tra questi Tabea Martina, che inaugurerà il festival con uno spettacolo nel quale si esploreranno le diversità di genere. Il regista e coreografo Salvo Lombardo, ispirato dall’osservazione dei movimenti dei passanti, porterà in scena Present Continuous. Lavoro che tenta di raccontare il quotidiano tra memoria, percezione e movimento. Ma gli appassionati possono consultare il programma completo di Interplay sul sito.

Tra i vari eventi che avranno luogo nella sede della Casa del Teatro, è particolarmente atteso Displacement, del coreografo siriano Mithkal Alzghair, il quale mescola la tradizione con le influenze della sua passata esperienza militare.

Il 26 maggio Interplay sarà negli spazi all’aperto e al chiuso del Castello di Rivoli dove, tra i tanti, si esibiranno il duo torinese di Federica Francese e Daniele Salvitto, con D’mes.

Il 29 e il 31 maggio Interplay si sposterà alla Lavanderia a Vapore, centro di eccellenza della danza contemporanea e già candidata a essere la più importante residenza artistica italiana. Qui andrà in scena anche Sina Saberi, che rappresenterà la sua interpretazione artistica dell’emancipazione rispetto alla cultura iraniana, nella quale è fatto divieto di ballare. Tra gli eventi di chiusura della rassegna, il 31, la compagnia Tecnologia Filosofica presenterà un lavoro sul silenzio, che ricerca la contraddizione con la realtà del rumore.

RAFFAELE ANGIUS