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L’intelligenza artificiale entra in sala operatoria

Il Piemonte rappresenta un’avanguardia nella medicina robotica. Grazie a un software basato sull’intelligenza artificiale, per la prima volta mondiale, un chirurgo è stato supportato in operazioni per la rimozione di tumori alla prostata o al rene da un avatar medico. 

Il 30 e 31 gennaio, in occasione della tredicesima edizione del Techno-Urology Meeting (Tum), il congresso internazionale dedicato alle innovazioni tecnologiche in campo urologico, le sale operatorie del San Luigi Gonzaga di Orbassano e dell’Istituto di Candiolo-Irccs sono state il luogo di sperimentazione della nuova frontiera della medicina. Nello sviluppo della tecnologia hanno contribuito la sezione di Urologia del San Luigi e il dipartimento dell’Università di Torino, oltre al dipartimento di informatica dell’Università della Calabria. 

“L’Intelligenza Artificiale diventa quindi finalmente capace di proporre e modulare le strategie chirurgiche su misura per ogni paziente affetto da una specifica patologia”. Queste le parole di Francesco Porpiglia, direttore del dipartimento di Area Chirurgica e dell’Urologia del San Luigi e professore di Unito, che apre nuovi scenari per una “sanità proiettata al futuro e una assistenza all’avanguardia già nel presente”, come auspicato da Federico Riboldi, assessore alla Sanità della regione Piemonte.

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