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Inside Monet: l’esperienza virtuale che porta Parigi a Torino

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Al via da domani, sabato 1 giugno, i tour di Inside Monet, un’esperienza in realtà virtuale che trova nell’Orto Botanico dell’Università di Torino la cornice perfetta per esaltare il connubio tra arte e natura. L’evento, curato da Way Experience e in programma fino al 3 novembre, arriva dopo il grande successo di Inside Monet a Milano, con oltre 15mila persone, e due mesi di esposizione al Parco del Valentino.

L’evento

Inside Monet è una Virtual Reality Experience di taglio culturale, pensata per un pubblico trasversale. Unendo l’arte allo studio della natura e della luce, vuole rievocare l’atmosfera vibrante del mondo artistico artistico parigino della seconda metà dell’Ottocento e far vivere in prima persona il concetto di en plein air, il metodo pittorico impressionistico per eccellenza.

“Aprire mondi impossibili è da sempre la nostra mission – afferma Marco Pizzoni, co-founder di Way Experience –. In ogni progetto portiamo lo spettatore a vivere in prima persona emozioni in altri tempi e in altri contesti storici, così da potere comprendere la storia e il presente, l’arte e tutti gli avvenimenti socio-culturali che affrontiamo nei nostri progetti”. In questo modo, continua Pizzoni, “Inside Monet porta Parigi a Torino, traghetta lo spettatore nel porto di Le Havre e gli mostra i riflessi della luce dell’alba sull’acqua, guida il compagno di viaggio nella storia dell’Impressionismo e nell’intimità dei ricordi del pittore, svelando le stesse emozioni da lui provate e da lui tradotte su tela”. 

L’attore Luciano Bertoli racconterà la vita e l’arte di Monet, con una narrazione drammaturgica scritta in collaborazione con Libero Stelluti. Durante le scene di Virtual Reality, la sua voce accompagnerà i partecipanti all’interno dei quadri, permettendo loro di apprezzarne ogni singola sfumatura.

Il percorso in cinque tappe

Il salon-atelier di Claude Monet a Giverny, in Normandia, scrupolosamente ricostruito attenendosi a quello reale, sarà il punto di partenza del percorso di Virtual Reality. Scena dopo scena, la stanza si andrà arricchendo dei quadri realizzati dal pittore, delle fotografie, dei luoghi a lui cari raffigurati nei suoi lavori e degli oggetti personali legati alla sua sfera più intima. 

Proseguendo, nella prima tappa lo spettatore si troverà immerso nel paesaggio marino del porto di Le Havre, avvolto dalla foschia dell’alba di “Impressione, Levar del Sole” (1872). Sarà poi condotto nell’atmosfera estiva del quadro “I papaveri” (1875) nel vivo di una delle passeggiate che la moglie dell’artista faceva insieme al figlio sulle colline di Argenteuil (“La passeggiata”, 1875). Nella quarta tappa si troverà quindi davanti a un campo e ai mucchi di fieno seccati dal sole (“I covoni”, 1890-91), per poi concludere il percorso con “Lo stagno delle ninfee” (1899).