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Inseguimento folle finisce nel bosco: due arresti

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Scene da Fast & Furious quelle andate in scena giovedì 13 aprile sull’A/32 Torino – Bardonecchia. Oggi, venerdì 5 maggio, il GIP del Tribunale di Torino ha convalidato i provvedimenti a carico dei due uomini coinvolti.

Tutto è iniziato al casello di Avigliana, dove intorno alle ore 10 una Suzuki Vitara eludeva il pedaggio proseguendo in direzione Susa. Una pattuglia della Polizia stradale si metteva quindi sulle tracce dell’auto, intercettandola all’uscita della galleria Prapontin e invitando i due occupanti a seguirli in caserma. Non appena giunti nei pressi dello svincolo di Susa Est, il colpo di scena: improvvisamente il suv effettuava una manovra repentina e cambiando direzione, si reimmetteva sull’autostrada verso la Francia.

Iniziava così un pericoloso inseguimento a folle velocità su un tratto quasi interamente fatto di gallerie e con riduzioni di carreggiata a una sola corsia, vista la presenza di numerosi cantieri con decine di operai al lavoro proprio in quel momento. Dopo circa una trentina di chilometri, l’auto sfondava la barriera di Salbertrand danneggiando il parabrezza, proseguendo poi la sua fuga fino allo svincolo di Oulx Ovest. Qui, senza fermarsi allo stop, i due occupanti entravano in collisione con un’altra vettura: abbandonata l’auto nel bel mezzo dell’incrocio, si inoltravano nel bosco seguendo il corso del fiume Dora Riparia, ma finalmente venivano bloccati dagli agenti che nel frattempo li avevano inseguiti anche a piedi.

I rilevamenti hanno accertato che il Suzuki era stato rubato in Svizzera, mentre i due uomini sono risultati essere marocchini di 31 e 22 anni, senza fissa dimora in Italia. Visti anche i numerosi precedenti penali a carico di uno di loro, venivano entrambi sottoposti a fermo di polizia giudiziaria per ricettazione del veicolo e il conducente arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.

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