“Noi siamo qui e siamo indivisibili, le nostre lotte sono le lotte di tuttə”. Con queste parole, il coordinatore del Torino Pride Luca Minici annuncia il ritorno della Trans* March, che sabato 22 novembre porterà in strada la comunità trans per una giornata di rivendicazione, memoria e visibilità, ma le porte sono aperte per chiunque voglia unirsi.
Una marcia organizzata dal Coordinamento Torino Pride e patrocinata dalla Città di Torino e dalla Città Metropolitana di Torino per promuovere la liberazione, l’autodeterminazione e la rivendicazione delle persone trans. L’evento si svolgerà in occasione del Transgender Day of Remembrance (TDoR), che ogni anno il 20 novembre commemora le vittime della transfobia. Il corteo attraverserà via San Francesco d’Assisi, via Pietro Micca, piazza Castello e via Po, per concludersi in piazza Carignano, dove si terranno i discorsi finali con servizio di interpretariato Lis.
La partenza è fissata alle 15 in piazza Palazzo di Città, cuore simbolico delle istituzioni torinesi. “ll fatto che la manifestazione cominci nella piazza del municipio ha il significato di un abbraccio che la città vuole dare, anche per via della sua forma”, ha dichiarato l’assessore alle Pari Opportunità Jacopo Rosatelli.
L’edizione 2025 sceglie come claim “Indivisibili”, un invito all’unità delle comunità LGBTQIA+ e dei movimenti alleati. “Le nostre lotte sono molte e diverse, ma nessuna può essere vinta da sola” ricorda Sofia Darino, consigliera del Torino Pride, sottolineando un clima politico in cui “i diritti di tuttə sono a rischio”. E poi denuncia: “Le persone trans vengono ancora oggi invisibilizzate. In questo momento, viviamo in un clima molto forte di transfobia e di narrazioni sbagliate sulle persone trans, da parte dei giornali, dalla politica, che parlano di noi e costantemente senza di noi”.
Il documento politico di Torino Pride insiste sul diritto all’autodeterminazione, sull’accesso alla salute senza discriminazioni e sull’importanza di abbattere le barriere burocratiche: “Siamo stufə di passare da un ufficio all’altro come se avessimo bisogno di essere continuamente dichiaratə idoneə”, denuncia Piero Lo Surdo.
A precedere la marcia, una serie di eventi che hanno coinvolto associazioni e cittadinanza: un’assemblea pubblica per la co-scrittura del documento politico, l’AperiTrans a CasArcobaleno, il talk “Due morsi di transfemminismo”, il laboratorio Patchwork di comunità e l’incontro “Ti vedo” dedicato all’adolescenza trans.
