Sono quasi 55mila le aziende straniere registrate in Piemonte a fine 2024. Rispetto all’anno precedente è stata rilevata una crescita del 3,1%, mentre le imprese italiane sono calate dell’1,3%. I dati di Unioncamere confermano una tendenza di lungo periodo che dal 2014 ha visto le aziende guidate da nati all’estero aumentare di oltre 14mila unità. Il risultato è che in 10 anni la percentuale delle imprese straniere sul totale regionale è passata dall’8,8% al 12,8%.
Questo trend, secondo il presidente Unioncamere Piemonte Paolo Coscia, “va letto come un segnale di dinamismo e apertura del nostro tessuto economico”. Le aziende straniere, infatti, hanno contribuito ad arginare la tendenza alla riduzione della base imprenditoriale regionale.
Torino è la città piemontese dove ha sede il maggior numero di imprese guidate da stranieri, seguita da Cuneo e Alessandria. Oltre il 33% di queste aziende si concentra nei comparti delle costruzioni e del commercio, e la forma giuridica più frequentemente registrata è quella della ditta individuale.
Coscia ha inoltre dichiarato che gli imprenditori stranieri “contribuiscono a rafforzare la competitività del Piemonte e a creare nuove opportunità di lavoro”. Per questo, il presidente di Unioncamere ha ribadito l’importanza di un lavoro sinergetico tra le istituzioni e le associazioni di categoria per supportarne il percorso di crescita.