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In bici per la sicurezza dentro e fuori le scuole

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Un centinaio di biciclette, con tanto di scampanellii, ieri mattina hanno attraversato la città per chiedere più sicurezza nelle scuole. Proprio ieri era la Giornata nazionale sul tema, in più era l’anniversario della morte dello studente Vito Scafidi, rimasto ucciso nel 2008 dal crollo del soffitto al liceo Darwin di Rivoli. “Della scuola io mi curo perché tengo al mio futuro”, hanno gridato gli studenti ieri mattina, che hanno coinvolto diversi istituti, diventati tappa del percorso.

Il percorso

Partito dal liceo scientifico Cattaneo, lo sciame di biciclette è passato dal Cavour, per poi andare all’istituto comprensivo 2 di via Cecchi, e ancora all’Avogadro e Palazzo Nuovo. Da lì si sono diretti all’incrocio di corso Casale dove è stata investita Emilia Maidaska, studentessa ucraina. “Questi eventi non devono essere raccontati come tragedie estemporanee – ha detto Flavio Vallarelli di Future Parade – ma sono frutto di una disattenzione di automobilisti che vanno troppo veloce. Il buio e la pioggia non sono attenuanti. Per questo chiediamo strade scolastiche pedonalizzate e strutture scolastiche accoglienti”.

Fiori per Vito Scafidi

Il corteo è poi arrivato ai giardini Scafidi per ricordare Vito Scafidi, studente dell’istituto Newton di Rivoli che 15 anni fa è morto per la caduta di un pezzo di soffitto durante l’intervallo. “Siamo stufi di sentire parlare di caso e fatalità – ha commentato Giulia Toffanin di Acmos – ci sono responsabilità legate a come costruiamo gli spazi. Depositeremo i fiori vicino alla targa dedicata a Vito nella speranza che i ragazzi che frequentano questo parco possano costruire una storia diversa di quella di ieri e di oggi”. 

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