Contrastare la povertà economica ma anche abitativa, digitale e relazionale. È questo uno degli obiettivi principali della Fondazione Ufficio Pio, ente strumentale della Compagnia di San Paolo, che il 14 maggio festeggia i 430 anni dalla nascita. Per l’occasione, la fondazione ha lanciato un nuovo piano strategico pluriennale che prevede una serie di iniziative di intervento sociale. “Il nuovo piano pluriennale ruota intorno a tre parole chiave: partecipazione, conoscenza e diritti fondamentali. Questo anno di celebrazioni ha l’obiettivo di valorizzare il programma pluriennale e in particolare il tema della partecipazione – spiega Franca Maino, presidente della Fondazione Ufficio Pio –. In quanto parte del gruppo Compagnia di San Paolo lavoriamo in stretta sinergia con la compagnia stessa che è il nostro principale sostenitore e finanziatore. È quindi grazie a queste risorse che possiamo realizzare tutti i nostri progetti”.
Sempre più strutturale nella società, la povertà è un fenomeno che riguarda molte fasce della popolazione. Secondo l’ultimo report Istat in Italia sono quasi 5,7 milioni le persone che vivono in povertà assoluta, che colpisce soprattutto le fasce della popolazione più giovani. “Serve considerare la povertà nella sua multidimensionalità: educativa, lavorativa, alimentare, sanitaria. Anche chi lavora spesso è povero, con redditi bassi e discontinui. Mettere in luce queste connessioni aiuta a coordinare meglio le risorse e coinvolgere tutti, istituzioni, terzo settore, imprese” ha dichiarato Franca Maino in un’intervista a La Stampa pubblicata l’8 maggio 2025.
A Torino in particolare, in un anno sono raddoppiate le famiglie in fascia di debolezza economica stando a quanto emerge dal rapporto sui consumi delle famiglie torinesi pubblicato dalla Camera di commercio il 6 maggio. Questo trend è stato riscontrato anche dalla Fondazione Ufficio Pio che rileva un aumento delle richieste di accesso ai programmi di sostegno per fasce più deboli da parte di persone con Isee molto basso. “Annualmente raggiungiamo oltre 17 mila persone tra adulti e minori della città metropolitana di Torino in programmi diversi, programmi che mettono al centro le famiglie con bambine e bambine piccolissime” racconta Maino.
Alcune delle storie delle persone che la fondazione ha assistito verranno raccontate nelle quattro puntate di Ogni passo. Storie di vita che ripartono il podcast realizzato con Chora Media e che verrà presentato al Salone del Libro sabato 17 maggio. La voce narrante sarà quella del giornalista Mario Calabresi.

“L’Ufficio Pio porta avanti sempre di più le sue attività con un approccio scientifico, misurabile, andando a individuare quali sono le iniziative di successo – spiega Marco Gilli, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo -. Per ciascuno dei progetti vengono elaborati dei dati analitici che permettono di valutare non solo il successo effettivo di un programma ma anche quello che si può migliorare per le edizioni successive. Nel nostro bilancio sociale, disponibile a breve, saranno presenti questi dati”.
“La fondazione ha 40 dipendenti che lavorano stabilmente però si caratterizza e da sempre per un forte coinvolgimento di volontari e di volontarie che negli ultimi anni stanno aumentando” e che secondo l’ultimo bilancio sociale della fondazione sono circa 140. Inoltre “abbiamo una rete di partner del territorio pubblici e privati, profit e non profit, che collaborano con noi da molto tempo – aggiunge Maino – senza i quali non sarebbe possibile realizzare così tante iniziative e moltiplicare non solo le nostre energie, le nostre risorse, ma proprio l’impatto che riusciamo a generare”. Ma, come la stessa Miano fa presente nella intervista già citata rilasciata a La Stampa “serve un’azione coordinata: se ciascuno”, ovvero associazione del territorio, istituzioni pubbliche e tutti gli attori che operano nel sociale, “resta nel proprio ambito, si rischia di operare solo sull’emergenza, senza un vero cambiamento strutturale”.