Creare impatto sociale, condividere le conoscenze e dialogare con le realtà territoriali. L’obiettivo è fare “gioco di squadra”. “Il Politecnico ha tanti compagni di strada, siamo un corpo dello Stato a disposizione della città”, ha affermato Guido Saracco.
Il rettore del Politecnico ha illustrato questa mattina, 21 gennaio, nella conferenza stampa di inizio anno gli obiettivi raggiunti negli ultimi mesi dall’ateneo: le prime fasi di applicazione del piano strategico, il successo del Festival della Tecnologia (da novembre Biennale Tecnologia) e il protocollo d’intesa firmato recentemente con Eni. E quelli che dovrà raggiungere nell’anno appena iniziato.
“Come Università dobbiamo avviare una più stretta collaborazione con gli attori dello sviluppo economico. Dobbiamo cambiare il paradigma, diventare “università piattaforma”. Da questo cambiamento di paradigma prenderà spunto il discorso che domani Saracco farà durante l’inaugurazione dell’anno accademico 2019/2020. Una cerimonia che vedrà la partecipazione del ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, alla sua prima uscita ufficiale da ministro. Sarà presente inoltre Enrico Giovannini. Il portavoce dell‘Asvis (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sociale) terrà una lectio sulla sostenibilità. “Collaboriamo da diverso tempo con Asvis: lavoriamo ad alcuni tavoli internazionali e a migliorare i nostri percorsi formativi, pensiamo soprattutto ai dottorati”, ha spiegato Patrizia Lombardi, prorettrice del Politecnico e presidente della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile.
Saracco ha poi ricordato l’importanza delle collaborazioni avviate con altre realtà del territorio per conseguire risultati dal forte impatto sociale: è il caso dell’accordo con la Fondazione Cottino. La fondazione, guidata dall’imprenditore Giovanni Cottino, ex allievo del Politecnico, ha siglato con l’ateneo un piano per realizzare alcuni programmi per la formazione imprenditoriale, nonchè il finanziamento della costruzione di un Learning Centre da 3000mila quadrati. “Questa iniziativa è una forma di restituzione all’Ateneo che ha formato il signor Cottino. E che va a beneficio di migliaia di ragazzi”. ha spiegato il rettore.
La capacità di dialogare con gli attori sociali presenti in città vede l’ateneo di Corso Duca Degli Abruzzi in stretta collaborazione con l’Università di Torino e il rettore Stefano Geuna: “è un piacere lavorare con lui, ci troviamo in piena sintonia”. Per Saracco l’impegno comune degli atenei cittadini va allargato all’intero mondo universitario italiano: “dobbiamo impegnarci insieme e chiedere allo Stato di favorire gli investimenti mirati e necessari”. L'”Università piattaforma” richiede quindi collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi. “Come Politecnico stiamo facendo del nostro meglio per assolvere le sfide del futuro e le rinnovate missioni”, ha concluso il rettore.