La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

Impact Journalism Spring Lab, le nuove sfide dell’informazione

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L’antico mantra del giornalismo classico bad news is good news ha fatto il suo tempo. O almeno va rivisto, riletto alla luce di un profondo cambiamento dell’informazione e del suo pubblico, che sempre di più manifesta distanza, sfiducia, disinteresse quando non ricorre esplicitamente a meccanismi di news avoidance. Serve quindi un ripensamento dei meccanismi dell’informazione. Su questi nodi intende lavorare lo Impact Journalism Spring Lab, per provare a ricucire lo strappo tra media e comunità, attraverso un approccio alternativo che privilegi soluzioni e cambiamento. Dal 22 al 24 maggio, il percorso promosso da Torino Social Impact e dal Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino (Corep) ospita i protagonisti del mondo del giornalismo costruttivo, per affrontare le sfide sociali in un’ottica nuova e partecipata, tra confronti e attività laboratoriali.

Soluzioni e cambiamento

Riscoprire e studiare l’impatto sociale del ruolo di mediazione rivestito dal mestiere di giornalista è il punto focale del primo giorno del laboratorio. La mattina di giovedì 22 maggio, interverranno a Palazzo Venturi il giornalista della Stampa Raphael Zanotti, il ricercatore del Centro Tiresia del Politecnico di Milano Tommaso Tropeano, e Tina Rosenberg, premio Pulitzer e per anni editorialista del New York Times. Rosenberg è stata pioniera sul fronte delle nuove frontiere del giornalismo contemporaneo: nel 2013 ha co-fondato l’organizzazione non-profit Solution Journalism Network, all’insegna del claim “speranza con i denti”. Alla fine delle lezioni, è previsto il momento del dibattito, essenziale per decostruire le barriere immaginarie che separano chi parla e chi ascolta nel mondo dei media.

L’appuntamento del pomeriggio ha luogo alla Fondazione Paideia, in via Moncalvo 1, e vede al centro il workshop condotto da Paola Molino, direttrice dell’Eco del Chisone, il settimanale che più di tutti in Piemonte si è distinto per un approccio innovativo al giornalismo locale, attento ai bisogni della propria comunità di riferimento.

L’impatto sociale delle notizie

Il secondo giorno si apre sempre nelle aule di Unito a Palazzo Venturi, con lezioni mirate ai metodi e agli approcci più efficaci per leggere le implicazioni dell’impatto sociale dell’informazione. Gli ospiti saranno Caterina Rosini, del Centro di Competenze per la Valutazione e Misurazione dell’Impatto e Richard Addy, uno dei massimi esperti di user needs e direttore di Akas, una società di consulenza internazionale in materia di audience strategy.

Alle 14:30 è il turno di Varese News, con Ilaria Notari e il direttore Marco Giovannelli. La testata lombarda è capofila in Italia nel giornalismo locale e il 1º febbraio ha inaugurato Materia, il suo nuovo spazio culturale, che apre le porte alla comunità del territorio e pone il giornale come suo baricentro.

Pubblico e legittimazione

L’ultimo giorno del percorso ideato da Torino Social Impact, “Costruire fiducia attraverso nuovi linguaggi”, vede come protagonista rapporto con il pubblico e oltre al ritorno al microfono di Raphael Zanotti, prevede una tavola rotonda con Federico Tafuni (Will Media), Antonella Napolitano (Irpi) e Barbara D’Amico (giornalista).

Per la sua tappa finale, Impact Journalism Spring Lab uscirà dal perimetro torinese per fare il suo esordio nelle Langhe, al Festival della Tv di Dogliani. Alle 17, in piazza Belvedere, l’evento “Impact Journalism: Storie che fanno la differenza” chiuderà i tre giorni di confronto e crescita collettiva. Al seminario, prenderanno parola Elena Ciccarello (Lavialibera), Marco Turco (Unione Monregalese), Sara Zambotti (Caterpillar Rai Radio2) e Andrea Gavosto (consigliere delegato Fondazione Specchio dei Tempi), con il ruolo da moderatore del nostro direttore, Marco Ferrando.

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