Termina ai quarti di finale l’avventura dell’Italia femminile ai Mondiali di Francia. Vince l’Olanda per 2-0 con due reti negli ultimi 20′ di partita. Ma questa partecipazione iridata delle calciatrici azzurre ha avuto un sapore particolare.
A Torino, c’è chi ha creduto fin dall’inizio nel successo di questo percorso e ha offerto la possibilità di seguire il Mondiale dell’Italia in compagnia. L’associazione culturale Comala, nata nel 2011 nel quartiere Cit Turin, ha inserito le partite delle Azzurre nel suo programma estivo: i frequentatori della loro aula studio all’aperto hanno così potuto prendersi una pausa dalla preparazione alla sessione estiva degli esami, guardando le partite dell’Italia sullo schermo allestito nel cortile.
“Abbiamo iniziato ad organizzarci dalla partita contro la Giamaica, con la collaborazione delle ragazze del Cit Turin femminile e con l’associazione Balun Mundial – ha detto Andrea Pino, presidente di Comala – per la partita con l’Olanda ci è stata offerta la sala del Centro per la terza età qui accanto per far fronte al caldo. Alcune delle ragazze sono però andate a vedere la partita direttamente a Valenciennes”.
Nel gruppetto di spettatori di Comala, c’è Barbara Leandri, a fine anni ’80 secondo portiere della Juventus: “Fa davvero piacere vedere com’è cresciuto il mondo del calcio femminile rispetto ad allora. La sconfitta con le olandesi ci sta, loro sono calciatrici professioniste, mentre noi siamo ancora indietro. Penso però che questo Mondiale possa aiutare a fare quei passi che ancora ci mancano”.
Perché sul tabellino, l’Italia è uscita sconfitta dal campo, ma forse questo Mondiale francese segna davvero una svolta per il movimento, a partire dalla strada aperta verso il professionismo.
Sul campo molte le note positive come sempre: le ragazze del ct Milena Bertolini hanno giocato un buon primo tempo contro la Nazionale campione d’Europa in carica, ma con il passare dei minuti hanno ceduto alla stanchezza e alla migliore condizione atletica delle avversarie. Valentina Bergamaschi ha avuto un’ottima occasione in avvio, così come Valentina Giacinti poco dopo la mezz’ora, ma nessuna delle due ha impensierito il portiere olandese Van Veenendaal. Nel secondo tempo, con le uscite dal campo di Elisa Bartoli per infortunio e Barbara Bonansea, le Azzurre non sono più riuscite a ripartire con pericolosità e hanno subito il pressing e la forza fisica dell’Olanda, dimostrata dai due gol di testa di Miedema e Van der Gragt.
L’amarezza per l’eliminazione non cancella il Mondiale importante dell’Italia. A vent’anni dall’ultima partecipazione, le Azzurre sono state capaci di eguagliare il miglior risultato di sempre della Nazionale femminile, i quarti di finale raggiunti nel lontano 1991. Una corsa che ha appassionato i tifosi di tutta Italia, al punto da conquistare la prima serata tv su Rai 1 nella fase a gironi contro il Brasile e passare per il record di spettatori in occasione della sfida con la Cina. Un patrimonio di entusiasmo che non sarà dilapidato.