Nasce dal progetto Memorie di Famiglia, ideato a Roma, Il passaggio del testimone oggi. Dalle microstorie alla storia, un’iniziativa per attualizzare la storia. Un progetto che si propone di fornire alle scuole della Regione Piemonte, e più in generale alla società piemontese, un format completo di cui avvalersi per trattare il difficile tema della memoria dei tragici eventi della seconda guerra mondiale, partendo dalle leggi razziali, dalla Shoah, dall’occupazione, passando per le lotte partigiane, fino alla liberazione. Per integrare le piccole storie alla grande Storia.
Tra queste microstorie c’è quella di Giorgio Segre. Adottata dalle prime F, G e I del liceo Cavour che ne hanno proposto la lettura performativa, accompagnata da videointerviste e inserti musicali e corali. Presenti anche Lia Segre, figlia di Giorgio, e Paola Quaglia, figlia della persona che ha salvato Giorgio, che hanno interagito con i ragazzi. “Gli ebrei in Italia non erano inseriti – ricorda Lia Segre –. Erano cittadini italiani di religione ebraica. Le famiglie che li hanno salvati non sentivano la distanza. I Quaglia hanno salvato l’anima della famiglia di mio padre”. Lia Segre ha poi ricordato la Gilardi ed Eugenia Massaia, che ha ospitato i perseguitati a Castelnuovo Don Bosco. “Ho saputo di questa storia grazie alla testimonianza di Giorgio Segre nel 2012 e a questo progetto – spiega Paola Quaglia –. È stato bellissimo rivivere questa storia con Lia”. Nel 2016 Pietro Gilardi ed Eugenia Massaia sono stati insigniti, alla memoria, del riconoscimento di Giusto fra le Nazioni.
Siamo in un momento di passaggio. Stiamo passando dalla memora alla storia. È da questa consapevolezza che il Polo del 900 ha deciso di intensificare gli sforzi per conservare il ricordo. Una storia nella quale ciascuno di noi è protagonista. “Il Giorno della Memoria ci serve per ricordare che le democrazie sono fragili e tocca a noi mantenerla viva, anche con gesti di disobbedienza”, dice Barbara Berruti, direttrice di Istoreto.
“Stiamo assistendo al passaggio del testimone tra chi ha vissuto sulla sua pelle la storia e le generazioni successive – commenta Daniele Valle, presidente del Comitato Resistenza e Costituzione e vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte – Vogliamo quindi aggiungere ai libri altre righe per tenere viva e solida la grande matassa della storia”.
La consapevolezza che deriva dalla memoria deve quindi trasformasi in impegno attivo. “Venite al Polo del 900” invita il direttore Emiliano Paoletti.