Innovazione tecnologica, leadership politica e impatto sull’industria e l’impresa: i tre elementi che il Politecnico di Torino ha riconosciuto al presidente Mario Draghi, premiandolo con il PoliTo Foresight and Innovation Award 2025, alla sua prima edizione. “Un premio per chi dimostra coraggio intellettuale”, ha spiegato Giovanni Federigo De Santi, Chairman Energy & Climate high level group del Politecnico, per riconoscere il contributo nell’affrontare le trasformazioni economiche, sociali e tecnologiche, rimettendo l’Europa al centro. “Per anni abbiamo visto l’Europa come sfera degli Stati Uniti, ora l’Europa deve tracciare il suo percorso”, sottolinea De Santi. Partendo dal rapporto Draghi sulla competitività dell’Unione, Draghi sottolinea: “Perché siamo meno competitivi? Siamo più pigri dell’America? I dati dicono no. Siamo orgogliosi dell’Europa, dobbiamo chiederci come preservare i nostri valori. La risposta è l’innovazione”.

L’evento si è svolto presso il Binario 3 delle Ogr, “un luogo iconico della storica tradizione operaia torinese”, sottolinea il sindaco Stefano Lo Russo, presente alla cerimonia. Il premio è stato consegnato dal rettore Stefano Paolo Corgnati che ha sottolineato il valore del rapporto Draghi sulla competitività europea: “essere rettore del PoliTo quando il rapporto Draghi entra a far parte della quotidianità è una fortuna speciale. Ha ridefinito il ruolo strategico delle Università su tre elementi immancabili: innovazione, competitività e università. L’assegnazione del premio era stata annunciata lo scorso gennaio durante le Giornate dell’energia, evento organizzato dalla Commissione europea che si focalizza sulla promozione dell’energia sostenibile. Non dobbiamo perdere l’entusiasmo in questa fase storica della città di Torino, imparando a dialogare: ci sono linguaggi che devono iniziare a comprendersi meglio. Fra sei anni avremmo luoghi competitivi non solo per i saperi ma anche per la ricerca condivisa”.
Durante la cerimonia università, impresa e politica hanno dialogato su Torino come centro di innovazione, “dobbiamo solo continuare” sottolinea Geraldine Naja, direttrice commercializzazione Industria e competitività dell’Agenzia spaziale europea. “Lo spazio attrae molto i giovani, ci servono diverse competenze e dobbiamo puntare su questo. È necessario lavorare vicino alle università, prima della fine dell’anno creeremo un programma speciale per lo spazio, collaborando con le migliori università europee, fra cui il Politecnico”, ha spiegato Naja. Presente anche Lucilla Sioli, direttrice per l’Intelligenza artificiale e l’industria digitale della Commissione europea per cui “il rapporto Draghi guida le nostre politiche di oggi di fronte a un tessuto industriale che investe troppo poco nell’innovazione. Spesso le nostre startup vengo acquistate da altri parti del mondo. Serve più capitale, solo il 5% delle nostre attività di investimento capitalistico restano in Europa, più del 50% vanno negli Stati Uniti”.