“Sono nata il ventuno a primavera,/ ma non sapevo che nascere folle,/ aprire le zolle/ potesse scatenar la tempesta“. Il 21 marzo cantato nel Vuoto d’Amore di Alda Merini, primo giorno di primavera, segna ormai da quasi un quarto di secolo la Giornata mondiale della Poesia, istituita dall’Unesco nel 1999 per celebrare una delle forme “di espressione e di identità culturale e linguistica più preziose dell’umanità”.
Torino la celebra con una settimana di Hypercritic Poethon, la maratona di letture organizzata da Hypercritic, piattaforma nata per connettere mondi culturali e artistici in uno spazio digitale. Un ponte costruito anche attraverso “Poetry, the place to be – Poesie in cui vivere“, staffetta poetica che quest’anno collega idealmente il 21 marzo, giornata della poesia, al 27 marzo, giornata del teatro.
L’edizione 2023 è dedicata ad una delle fonti di ispirazioni più amate, i luoghi, e al poeta che ne fu cantore per eccellenza: Giacomo Leopardi. Si comincia dagli spazi della città, compresi quelli meno conosciuti, dalle Gallerie d’Italia alla Scuola Holden, dai MagazziniOz alle Porte Palatine, dalla cappella dei Mercanti al capolinea dei tram.
Tanti i testimonial dell’evento, da Serena Dandini a Guido Catalano, da Margherita Oggero a Luca Gamberini fino a Yoko Yamada, che guideranno letture e performance in parchi, musei, case di ringhiera e angoli della città. Ma alla maratona possono partecipare tutti: basta scegliere la poesia in cui si vorrebbe vivere e condividerla sui propri social taggando Hypercritic.
Obiettivo condiviso: scoprire attraverso l’arte dei versi i tesori nascosti della città e invadere le strade (anche virtuali) di poesia e bellezza.